CARTELLE PAZZE INVIATE DA AEQUA ROMA: IL COMUNE DI ROMA PERDE LA CAUSA CONTRO INQUILINO DELLE CASE POPOLARI E VIENE CONDANNATO AL PAGAMENTO DELLE SPESE.
Una sentenza del Tribunale di Roma dà ragione a quanto sosteniamo da anni sugli arretrati inviati agli inquilini delle case comunali.
Con sentenza n. 54105 del 23/11/2021, il Tribunale Ordinario di Roma, Sezione Sesta Civile, ha accolto totalmente il ricorso presentato dall’Avv. Marina Rossi, Ufficio Legale Asia-Usb, condannando il comune di Roma a pagare 3.000,00 Euro per le spese di lite.
Ciò che emerge da questa importante sentenza è che gli importi con cui gli uffici di Aequa Roma S.p.A affliggono gli inquilini delle case popolari (colpevoli a prescindere secondo il parere di chi avrebbe il dovere di gestire il Patrimonio) non essendo giustificati, in quanto gli importi vengono raggruppati per anno e non vengono distinte le diverse voci di fattura (canone e oneri), rendono di fatto impossibile la verifica da parte del debitore (criterio di esigibilità).
Inoltre il Dipartimento ed Aequa Roma possono, in autotutela, eccepire la prescrizione verificando l’assenza di interruttive della stessa. Non facendolo, costringono gli inquilini a difendersi in giudizi costosi (che non sempre possono permettersi). Laddove però riescano a far fronte ad una causa, il Comune perde ed è costretto a pagare le spese.
Il mal funzionamento degli uffici, la prepotenza e l’arroganza con cui interloquiscono coi cittadini, comportano dunque un danno erariale per le casse pubbliche, ergo per la collettività.
Asia-Usb ribadisce da anni che il ruolo degli Uffici è quello di aiutare i cittadini e non tentare di indebitarli per scrivere a bilancio cifre del tutto infondate. proprio nel mese di Novembre migliaia di inquilini del patrimonio Erp hanno ricevuto ulteriori diffide con importi quantificati male, raggruppati per anno e in alcuni casi risalenti anche agli Novanta.
Quante di queste cartelle reggerebbero in sede di lite giudiziaria? Quanti soldi costerebbe ai cittadini romani? Risorse che potrebbero essere meglio investite, magari nella manutenzione del patrimonio esistente e nel suo ampliamento (poco più di venti mila alloggi a fronte di 2.700.000 residenti).
Asia-Usb