Casa: con la 'non risposta' del prefetto al blocco degli sfratti Milano teme l'emergenza sociale

Milano -

 

I sindacati torneranno a incontrare il Comune lunedì 27 gennaio. E intanto la Regione ha annunciato il taglio degli stipendi Aler

(Il Ghirlandaio) Milano, 24 gen. Il prefetto di Firenze Luigi Varratta ha di recente concesso una proroga (fino al 10 febbraio) alla decisione di sospendere gli sfratti. A Milano, invece, un provvedimento simile è atteso da più di un mese, cioè da quando anche il vice sindaco Ada Lucia De Cesaris e l'assessore alla Casa Daniela Benelli hanno inviato una lettera al prefetto Paolo Tronca, nella quale chiedevano sia la sospensione degli sfratti che la “graduazione programmata degli interventi”, oltre che un incontro aperto anche alle rappresentanze sindacali.

Una prima risposta, in realtà, a quanto risulta al Ghirlandaio è arrivata, alle forze sociali. Ma una risposta dove si prende tempo. Certo, a favore della Toscana gioca una legge regionale del 2012 che ha istituito una Commissione territoriale per combattere il disagio abitativo, commissione che sta proprio in queste settimane definendo le modalità “per la graduazione degli sfratti e il passaggio da casa a casa”.

Eppure, burocrazia a parte, l'emergenza sfratti a Milano sta diventando un problema sociale enorme che va arginato subito. Secondo gli ultimi dati aggiornati a giugno 2013 del Sunia (il Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari), sono stati eseguiti ben 18 mila sfratti tra città e hinterland. “Di questi, oltre 12 mila per morosità incolpevole” ha detto al Ghirlandaio Stefano Chiappelli, segretario generale del Sunia Milano. “E i numeri purtroppo sono destinati ad aumentare: basti pensare che oggi si eseguono tra 25 e 30 richieste di sfratto al giorno”.

Non solo: è la prima volta che centinaia di famiglie sfrattate si ritrovano senza un altro alloggio. Così come tante tornano a chiedere aiuto ai sindacati, con una lettera di sfratto esecutivo in mano, previsto per il giorno dopo. Situazioni tragicamente inevitabili, se si pensa che sono soltanto 1.100 gli alloggi messi a disposizione dal Comune su 22 mila richieste pervenute.

Lunedì 27 gennaio i vertici dei sindacati incontreranno nuovamente l'assessore comunale alla Casa e demanio Daniela Benelli, ma è probabile che per avere qualche risposta bisognerà aspettare ancora del tempo, perché entro il 31 gennaio ci sarà  il confronto tra Comune e Regione per discutere il rinnovo della convenzione con Aler, l'Azienda lombarda di edilizia residenziale. E a proposito di Aler, venerdì 24 gennaio la Giunta regionale ha annunciato un primo passo avanti verso il risanamento di un buco da 345 milioni di euro, cioè di aver posto un tetto agli stipendi di presidenti e direttori generali delle diverse sedi: dal primo febbraio il costo complessivo scenderà da 4 a 1,1 milioni di euro.