Casa, corteo dei movimenti in centro. Occupato l'ex Circolo degli Artisti

Roma -

La manifestazione indetta a pochi giorni dalla seconda tornata di Mafia Capitale. Da piazza della Repubblica a piazza Venezia nel pomeriggio dietro lo striscione: "La nostra rabbia contro la vostra legalità". Blitz degli attivisti in via Casilina

Appuntamento in piazza della Repubblica. Alle 18 è partito il corteo dei movimenti per il diritto alla casa dietro lo striscione "La nostra rabbia contro la vostra legalità". Una manifestazione indetta a pochi giorni dalla seconda tornata di Mafia Capitale, proprio in risposta alla situazione che sta vivendo Roma. "I veri illegali sono loro, le persone che hanno creato a tavolino emergenze come quella abitativa", dicono i manifestanti dal megafono. "Non ci sono più mediazioni - aggiungono - Vogliamo iniziare a far pesare la voce e la rabbia del mondo di sotto".

In piazza, insieme agli attivisti dei movimenti, anche tanti migranti, stranieri e abitanti delle occupazioni presenti nella Capitale. Il corteo da piazza della Repubblica ha attraversato via delle Terme di Diocleziano, via Amendola, via Cavour, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia e via Cesare Battisti, con arrivo inizialmente previsto in piazza piazza Santi Apostoli, ma terminato poi a piazza Venezia: "La nostra piazza è questa".

"Marino vattene", "Roma si barrica", "Fermiamo la mafia dei profitti sulle nostre vite" e "Sarà un'emergenza che vi seppellirà" hanno ripetuto durante il percorso della manifestazione aperta con una mucca di cartapesta. "È quella di cui parlava Buzzi quando diceva che 'la mucca per essere spremuta va fatta mangiare'. Ecco, la mucca è impazzita", hanno spiegato i manifestanti. Il corteo è proseguito sventolando le bandiere 'Stop sfratti' e indossando le maschere di V per Vendetta. "Marino e la sua giunta devono andare a casa perché ha venduto la città al malaffare, continuando ciò che avevano fatto Veltroni e Alemanno - ha urlato al megafono Paolo di Vetta, leader dei Blocchi precari metropolitani - Come si fa a dare credito a chi consente rastrellamenti di migranti come successo a Tiburtina? Come si fa a dare credito a chi protegge chi specula? Lo diciamo apertamente: ciò che è vuoto in questa città ce lo riprenderemo e resisteremo". Su via Cavour sono stati srotolati tre striscioni: per il recupero di Casale San Michele a Tor Marancia, contro la speculazione al Porto Fluviale e per una sanatoria per le case popolari. Il corteo è avanzato tra cori e fumogeni colorati, scortato da camionette della polizia.

Intanto, gli attivisti del progetto "Roma Comune" hanno occupato uno sabile in via Casilina Vecchia 42: "Apre la Zona Temporaneamente Liberata di Roma comune. Ore 19 aperitivo musicale. Domani ore 9 conferenza stampa. A breve programmazione culturale completa", spiegano. Lo spazio è quello dell'ex Circolo degli Artisti, sgomberato lo scorso 16 marzo. Ma gli attivisti precisano che "l'iniziativa non è legata all'attività precedente. L'obiettivo è restituire uno spazio alla fruibilità del quartiere, del territorio e della città". Fuori dalla struttura, che stanno ripulendo per restare 3 giorni, riferiscono, "c'è lo striscione che recita 'Né pubblico, né privato, Comune'".