Casa, dopo lo sgombero a Tor Tre Teste dal prefetto una tregua sugli sfratti

Roma -

Blindati e vigili del fuoco per rimuovere l'occupazione a scopo abitativo nel palazzo ex Inps. Corteo sulla via Prenestina che si è mosso fino ad arrivare davanti al comitato elettorale del sindaco Alemanno:"Occupiamo la città per tutta la notte". Caos

di VIOLA GIANNOLI

Blindati, volanti, sirene, vigili del fuoco, occupanti barricati negli appartamenti, ambulanze, cori, slogan, cortei, blocchi del traffico, presidi. E' stato un via vai incessante sotto lo stabile ex Inps in via Viscogliosi, terzo ponte, zona Tor Tre Teste, occupato dal 6 aprile scorso e sgomberato nella tensione questa mattina.

Una decina di camionette delle forze dell'ordine e dei pompieri hanno circondato il palazzo, la celere si è schierata in assetto antisommossa, alcuni agenti sono entrati di forza nell'edificio mentre le famiglie in emergenza abitativa, una cinquantina in tutto, si erano barricate all'interno degli appartamenti costruendo con oggetti di fortuna delle staccionate per impedire lo "sfratto" coatto.

Nel dramma, alcune persone si sono anche affacciate ai balconi e alle finestre delle loro case minacciando di gettarsi nel vuoto. I vigili del fuoco hanno montato allora dei materassoni proprio sotto la facciata dell'edificio, mentre un elicottero ha sorvegliato la situazione di estrema tensione.

E mentre la "dura resistenza continuava", spiegano i portavoce del Coordinamento di lotta per la casa e dei Blocchi precari metropolitani, "un corteo ha bloccato completamente la via Prenestina, mentre si è andato radunando un presidio a Tor Tre Teste".

Al grido di "dieci, cento, mille occupazioni" e "le baracche datele ai padroni", circa 150 persone che appartengono ai movimenti per il diritto all'abitare di Roma sono arrivate davanti al comitato elettorale del sindaco gianni Alemanno, in via Giano della Bella. Un cordone di agenti di polizia divide i manifestanti dal cancello di ingresso del comitato, protetto anche da un mezzo blindato. Disagi al traffico nelle strade della zona intorno a piazzale delle Province. I manifestanti gridano insulti contro Alemanno e attendono di parlare con un rappresentante del campidoglio, minacciando di "occupare il raccordo anulare e la città per tutta la notte". Un componente dello staff del sindaco ha parlato per qualche minuto con alcuni manifestanti e si sta cercando di convocare un incontro per domattina per trovare una sistemazione alle famiglie sgomberate oggi a Tor Tre Teste.

Gli occupanti hanno chiesto al prefetto di aprire una trattativa per evitare che le famiglie finissero per strada. Ma nel frattempo la palazzina di Tor Tre Teste è stata completamente sgomberata. I Coordinamenti hanno convocato immediatamente un'accesa conferenza stampa e raccontano nel loro comunicato stampa di uno sgombero violento: "Le donne vengono trascinate per i capelli in strada tra le grida strazianti dei bambini".

Donne, uomini, ragazzi, bambini che hanno chiesto di fermarsi in assemblea dentro il cortile e si sono accampati poi in una tendopoli improvvisata davanti al civico sgomberato. Mentre resta intanto alta la tensione tra attivisti e movimenti che denunciano lo sgombero e annunciano anche un incontro con il prefetto al quale però parteciperanno solo a patto che prima si riesca a tenere l'assemblea per decidere il da farsi.

Sorvegliati speciali, con blindati e volanti, anche l'hotel 4 stelle nella stessa zona, occupato sempre durante il secondo round dello Tsunami Tour dei movimenti il 6 aprile, Degage, l'occupazione studentesca al Salario, e Communia nelle ex fonderie Bastianelli a San Lorenzo.

(02 maggio 2013)