Casa, i movimenti di nuovo in piazza: "Roma non si vende, liberate gli arrestati"

Roma -

Manifestazione partita da Piramide, "occupata" simbolicamente per due giorni, è arrivata in Campidoglio. Il traffico è andato in tilt in zona Aventino

di LIBORIO CONCA

I movimenti per la casa tornano in piazza. E lo fanno sfilando dalla Piramide, occupata simbolicamente per due giorni, al Campidoglio. E' partito alle 16 il corteo, annunciato da giorni, per dire che Roma non si vende, strizzando l'occhio anche al sindaco Ignazio Marino che questa mattina, a proposito del Salva Roma, ha dichiarato: 'Senza provvedimento bloccherò la città'.

'Finalmente - sorridono ironici gli attivisti e i militanti delle occupazioni abitative, dei centri sociali e delle associazioni in piazza - il primo cittadino è d'accordo con noi: blocchiamo'.

Intorno a piazzale Ostiense il traffico è andato in tilt, congestionata la zona dell'Aventino fino a Porta Metronia, con deviazioni e rallentamenti che si ripercuotono anche nelle aree più centrali della città.

Tante le motivazioni espresse nei documenti di convocazione della manifestazione: 'Affermare la legittimità dei nostri percorsi di lotta, impedire qualsiasi ipotesi di ulteriore privatizzazione, chiedere l'applicazione immediata della delibera regionale sull'emergenza abitativa approvata 2 mesi fa, respingere ogni forma di criminalizzazione del movimento per il diritto all'abitare, esigere il blocco degli sfratti e degli sgomberi, chiedere l'immediata revoca delle misure cautelari che stanno limitando la libertà di 17 nostri compagni': 12 con obbligo di firma e 5 agli arresti domiciliari per gli scontri del 31 ottobre scorso in via del Tritone. La manifestazione, concludono i Movimenti, è stata organizzata per 'rompere il silenzio calato sulla lotta per la casa e l'ostracismo delle istituzioni'.

Sulle impalcature, montate intorno al monumento per i lavori di restauro, gli attivisti hanno esposto alcuni striscioni con su scritto 'Contro le privatizzazioni, Roma non si vende, Roma non si arresta' e 'Liberi tutti/e'. Alle 16 puntuale, il corteo è partito diretto al Campidoglio, attraversa viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, via Celio Vibenna e via dei Fori Imperiali.  Piazzale Ostiense è presidiata dai blindati di carabinieri e polizia.

Tre bombe carta sono state lanciate in viale Aventino tra i cori 'Marino, stiamo arrivando. Stop agli sfratti'. 'In Campidoglio - dichiara Paolo Troiani dei Blocchi Precari Metropolitani - vogliamo incontrare il vicesindaco Luigi Nieri, che ha chiesto una moratoria generalizzata degli sfratti, un grande piano di edilizia residenziale pubblica e ha espresso solidarietà a Paolo Di Vetta dei Blocchi Precari Metropolitani e Luca Fagiano del Coordinamento Cittadino lotta per la casa, da più di una settimana in sciopero della fame'.

Qualche momento di tensione in via dei Fori Imperiali. All'altezza dell'ingresso del museo del Vittoriano, il cordone delle forze dell'ordine ha bloccato il corteo diretto a piazza Venezia. Oltre un migliaio di persone dietro al camion di testa hanno scandito slogan e lanciato una bomba carta verso il cordone di poliziotti del reparto celere schierato davanti all'entrata del museo. Nel frattempo l'accesso a piazza Venezia era impedito da uno sbarramento di agenti in tenuta antisommossa davanti a una decina di camionette e blindati di carabinieri e polizia, che sono poi stati spostati. 'Siamo stati autorizzati a passare, ora siamo diretti in piazza del Campidoglio, dove una delegazione incontrerà il vicesindaco Luigi Nieri', ha detto Irene Di Noto dei Blocchi precari metropolitani, dopo un colloquio con le forze dell'ordine.

Così dopo uno stallo di circa 20 minuti, i manifestanti sono saliti in Campidoglio e una delegazione ha incontrato il vicesindaco Luigi Nieri per discutere del blocco degli sgomberi e chiedere l'apertura di un tavolo istituzionale sul problema della Casa.