Casa, i movimenti in corteo Bloccata piazza Venezia e i Fori
VEDI IL VIDEO DAL SITO DE Il Fatto Quotidiano on-line.:
tv.ilfattoquotidiano.it/2012/10/03/lotta-casa-movimenti-corteo-mandano-tilt-centro-roma/206372/
LA PROTESTA
Casa, i movimenti in corteo
Bloccata piazza Venezia e i Fori
Fermata dalle forze dell'ordine la manifestazione verso Palazzo Senatorio. Centinaia di manifestanti si sono seduti a terra. Caos per il traffico
Centinaia di manifestanti dei Movimenti per la casa, che protestano contro la proposta di delibera 84 del 12 settembre sull'alienazione del patrimonio del Comune di Roma, sono partiti in corteo verso il Campidoglio da piazza Madonna di Loreto. Una manifestazione non autorizzata che infatti è stata fermata da un cordone di poliziotti in tenuta antisommossa e blindati. Per tutta risposta i manifestanti si sono seduti in terra tra piazza San Marco e piazza Venezia, bloccando di fatto il traffico per due ore.
La manifestazione si svolge al ritmo assordante di tamburi e fischietti, mentre i partecipanti intonano cori e slogan incitanti al diritto all'abitare come "Se ci tolgono la casa noi blocchiamo la citta'". Già diversi gli autobus bloccati a piazza Venezia dal presidio improvvisato proprio a pochi metri dal capolinea Atac. Nel frattempo i manifestanti, in un clima comunque pacifico, continuano la loro rumorosa protesta, accendendo anche qualche fumogeno.
I movimenti si erano radunati alle 15 in piazza Madonna di Loreto, dove da lunedì si è stabilita la "tendopoli", quartier generale della protesta, permanente che perdurerà a oltranza fino ad approvazione del provvedimento.
Intorno alle 19 i manifestanti si sono avviati in corteo lungo via dei Fori Imperiali per raggiungere il Colosseo. Piazza Venezia è stata riaperta al traffico, mentre al momento è stata chiusa via del Fori Imperiali. "Giriamo le spalle alla Polizia che ci blocca e al Campidoglio che vuole svendere i gioielli della città e ripartiamo in corteo- spiega Paolo Di Vetta, uno dei portavoce dei Movimenti- Andiamo a raccontare a Roma da chi è governata, e poi ci riorganizziamo alla 'tendopoli' perché domani vogliamo riprovare a salire in Campidoglio. Sindaco, ci vediamo domani".
"Roma è stanca di questa violenza, di queste prevaricazioni, dei fumogeni, degli slogan da anni '70, della mancanza di rispetto per chi lavora e ha diritto a potersi spostare in pace - ha commentato il sindaco Alemanno - Sono sempre i soliti noti, duecento professionisti della protesta, per i quali qualsiasi pretesto va bene per fare caos, per creare un clima pesante. Basta. Chiedo al ministro Cancellieri un intervento forte".
da Repubblica on-line:
(03 ottobre 2012)
LA PROTESTA
Diritto alla casa, bloccata Piazza Venezia
Poi corteo al Colosseo: traffico in tilt
In centinaia dei Movimenti per il diritto all'abitare hanno bloccato tutto il centro. Alemanno: stanchi di questa violenza
ROMA - Circa mille persone dei Movimenti per la casa dopo il sit-in in piazza Venezia a Roma, sono partite mercoledì pomeriggio in corteo verso il Colosseo, accendendo fumogeni e facendo esplodere alcuni petardi: «Giriamo le spalle alla Polizia che ci blocca e al Campidoglio che vuole svendere i gioielli della città» spiega Paolo Di Vetta, uno dei portavoce dei Movimenti. «Andiamo a raccontare a Roma da chi è governata, e poi ci riorganizziamo alla "tendopoli" perché domani vogliamo riprovare a salire in Campidoglio. Sindaco, ci vediamo domani».
Il presidio in piazza Venezia
CAOS TRAFFICO - Traffico in tilt dal pomeriggio di mercoledì in tutta la zona adiacente piazza Venezia e Colosseo e in tutto il centro storico della Capitale: il sit-in dei manifestanti ha infatti bloccato almeno per due ore il traffico nella piazza causando fortissimi disagi a tutte le zone limitrofe costringendo quindi le forze dell'ordine a chiudere il passaggio su via del Corso, via dei Fori imperiali e la stessa piazza Venezia, via 4 Novembre. Il blocco della piazza ha causato lunghe code con centinaia di macchine incolonnate.
ALEMANNO: BASTA CON QUESTA VIOLENZA - Un caos che ha provocato la rabbia del sindaco Alemanno che ha chiesto un intervento del ministro Cancellieri: «Roma è stanca di questa violenza, di queste prevaricazioni, dei fumogeni, degli slogan da anni ’70, della mancanza di rispetto per chi lavora e ha diritto a potersi spostare in pace».
L'ALTRO CORTEO - Oltre alla manifestazione per la casa, un altro sit-in dalle 15 davanti al palazzo della Fao, organizzato dai sindacalisti, rivendicava «Cibo, acqua, libri, farmaci, abitazione per tutti», bloccando la zona al traffico.
L'altro corteo (Eidon)
ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO - Durante il pomeriggio, una delegazione di 11 esponenti dei movimenti è stata accolta in Campidoglio per discutere della delibera di alienazione del patrimonio con rappresentanti e funzionari dell'amministrazione: «Ma da quello che è emerso la situazione sembra ancora in alto mare», ammette Luca Fagiano, di Roma bene comune, rivelando che «la delibera sarà approvata con tutta probabilità domani», ma senza le modifiche richieste. Il corteo, aperto da uno striscione che recita «Stop sfratti, stop sgomberi, stop pignoramenti», ha percorso poi via dei Fori Imperiali. Dopo il giro intorno al Colosseo i manifestanti sono ritornati alla tendopoli allestita in piazza Madonna di Loreto. Per giovedì è previsto un nuovo tentativo di scalata al Campidoglio, con i movimenti che ritenteranno di raggiungere la piazza del Marco Aurelio per mettere in scena una nuova manifestazione.
Redazione Roma online Corriere della Sera on-line
3 ottobre 2012 (modifica il 4 ottobre 2012)
Lotta per la casa, tensioni e traffico in tilt al corteo romano
I movimenti “Lotta per la Casa” di Roma, dopo essersi insediati dal 1° ottobre con una tendopoli a piazza Venezia, oggi hanno provato a raggiungere il Campidoglio, dove era in discussione la delibera sugli sfratti e sull’edilizia popolare. La manifestazione, non autorizzata, è stata bloccata dalle Forze dell’ordine che hanno vietato al corteo di accedere tra Piazza Venezia e Piazza San Marco. Le migliaia di manifestanti hanno così forzato il divieto e bloccato per due ore le strade intorno alla sede del Consiglio comunale, paralizzando il traffico. “Roma è la capitale dell’emergenza abitativa” e “Il popolo vuole la casa popolare” gridano i manifestanti tra tamburi e fischietti. Prossimo appuntamento: domani. Il Consiglio tornerà a discutere la delibera sull’alienazione del patrimonio di Manolo Lanaro
Il Fatto Quotidiano on-line.
VEDI IL VIDEO:
tv.ilfattoquotidiano.it/2012/10/03/lotta-casa-movimenti-corteo-mandano-tilt-centro-roma/206372/
3 ottobre 2012
Comunicato stampa
Dalla tendopoli parte la campagna “Stop sfratti, sgomberi e pignoramenti. Fermiamo il consumo di suolo e la vendita del patrimonio pubblico”
Dal 1 ottobre i movimenti per il diritto all'abitare hanno allestito una tendopoli ai piedi del Campidoglio, dopo una settimana di mobilitazione contro la proposta di delibera n. 84 del 12 settembre 2012 sull'alienazione del patrimonio del comune di Roma. Un'operazione che dovrebbe servire a risanare i buchi di un bilancio non ancora approvato, dopo il tentativo fallito di ricavare 220 milioni di euro dalla vendita del 21% delle quote di Acea.
La nuova mossa della giunta Alemanno si inserisce nella cornice del Decreto sviluppo varato dal governo Monti lo scorso giugno, che definisce ulteriori tagli alla spesa e dismissioni del patrimonio pubblico. La Cassa depositi e prestiti gestirà il Fondo in cui confluiranno beni e aree, provvedendo alla valorizzazione e alla vendita sul mercato, mentre gli enti locali riceveranno una quota di partecipazione che dovrà essere usata per la riduzione del debito e che nel caso di Roma corrisponde al 25% dei 230 milioni di euro stimati dalla futura valorizzazione.
Un meccanismo inaccettabile che consegna nelle mani delle banche e della speculazione beni e aree pubbliche che potrebbero essere utilizzati per dare risposte immediate ai tanti bisogni sociali che emergono con l'aggravarsi della crisi e la cancellazione del welfare. A partire dalla casa, che da bene d'uso è diventato un bene di scambio, uno strumento finanziario in mano al mercato, mentre i dati parlano di una situazione esplosiva sul fronte della precarietà abitativa, con decine di migliaia di persone a rischio di sfratto, di sgombero e di pignoramento.
Oggi anche a Roma parte la campagna “Stop sfratti, sgomberi e pignoramenti. Fermiamo il consumo di suolo e la vendita del patrimonio pubblico” lanciata dalla rete Abitare nella crisi, che si articolerà in una serie di iniziative sui territori e che il 20 ottobre vedrà una scadenza nazionale per riportare con forza il diritto all’abitare nell’agenda di governo. Per rompere questo iter che premia la rendita immobiliare, rafforza le banche e gli enti privatizzati, affonda l’edilizia residenziale pubblica, precarizza milioni di vite, comprese quelle dei più giovani costretti a vivere con i genitori.
Un percorso indipendente di conflitto e di riappropriazione che vuole riaprire la questione casa in Italia e arrivare ad una moratoria generalizzata degli sfratti, degli sgomberi e dei pignoramenti; alla tutela degli inquilini interessati dalle dismissioni degli enti privatizzati, degli istituti bancari e assicurativi, dei Fondi pensione, degli enti locali; a un piano di rilancio dell'edilizia residenziale pubblica; a un finanziamento pubblico orientato verso l'autorecupero, il riuso del costruito e dell’invenduto, contro ogni ulteriore consumo di suolo.
Oggi torniamo in Campidoglio per fermare l'approvazione della delibera n.84 e con la volontà di rompere eventuali divieti di manifestare su quella piazza.
L'appuntamento per tutt* è alle ore 15 alla tendopoli di piazza Madonna di Loreto.
No alla vendita del patrimonio pubblico, al cemento, alle grandi opere.
Riutilizziamo il costruito!! Casa e reddito per tutt*!!
Movimenti per il diritto all'abitare
Roma, 3 ottobre 2012
info: abitarenellacrisi.noblogs.org