CASA: IN UMBRIA 2.300 ALLOGGI PUBBLICI IN SEI ANNI

Sicuramente è una buona notizia, vista l'ampiezza della regione Umbria. Con questi dati si colloca sicuramente ai primi posti tra tutte le regioni per virtuosismo in materia di sviluppo dell'Edilizia residenziale Pubblica.

Perugia -


REG S43 QBKU CASA: IN UMBRIA 2.300 ALLOGGI PUBBLICI IN SEI ANNI VINTI, CRESCONO ESIGENZE E MANCANO FINANZIAMENTI (ANSA) - PERUGIA, 14 MAG - Due mila 328 alloggi (per un investimento pubblico complessivo pari a circa 128 milioni di euro), 1.636 già assegnati agli aventi diritto e gli altri 692 saranno pronti nel breve periodo per essere inseriti nel mercato della locazione o della vendita: è questo lo stato di attuazione dei programmi operativi di edilizia residenziale pubblica attuati dalla Regione dell'Umbria attraverso i piani triennali che vanno dal 2004 al 2010. I dati sono stati illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa dell'assessore regionale alle Politiche abitative, Stefano Vinti. «Questi numeri - ha spiegato - sono significativi per capire quanto l'azione portata avanti nel settore dell'edilizia pubblica siano stati importanti per soddisfare tante esigenze abitative ed abbiano attenuato il rischio di tensioni sociali. Purtroppo ora viene il periodo più difficile perchè con le manovre economiche degli ultimi governi e fondi sono stati azzerati ed in più, per fare cassa, si prevede espressamente la possibilità di cedere sul mercato questo grande patrimonio edilizio. In Umbria ci sono attualmente circa 8.000 alloggi, per un valore di quasi un miliardo di euro, assegnati ad un canone medio di 112 euro di affitto mensile (e solo il 18 per cento assegnati a cittadini stranieri sottolinea l'assessore), ma contemporaneamente abbiamo una domanda sempre crescente e circa 1.200 sfratti ogni anno, di cui il 95 per cento dovuti a morosità. Avremmo bisogno di ulteriori 10 mila alloggi a canone sociale per soddisfare tutte le esigenze. Altro che vendere. Comunque con la nuova legge regionale sull'edilizia residenziale pubblica saremo costretti a cambiare, privilegiando la qualità degli interventi con il minimo consumo di territorio e la riqualificazione del patrimonio esistente. Andremo anche ad una revisione delle assegnazioni fin qui fatte per evitare 'ereditarieta» e possesso senza il mantenimento dei requisiti originari. Ciò grazie alla preziosa collaborazione della guardia di finanza con la quale la Regione recentemente ha firmato un apposito protocollo d'intesa«. La programmazione regionale relativa al triennio 2004-2006 si è conclusa - riferisce la Regione - con l'approvazione, nel dicembre 2007, del Programma operativo annuale definitivo 2006, secondo stralcio, mentre quella relativa al triennio 2008-2010 si è conclusa con l'approvazione, nel dicembre 2010, del Poa definitivo 2010. »Per quanto riguarda il primo Piano Triennale (2004/2006) - ha sostenuto Vinti - è possibile tracciare un bilancio pressochè definitivo sia in termine di numero di alloggi realizzati, che di risorse effettivamente utilizzate essendo giunti a conclusione i lavori di tutti gli interventi«. Nell'ambito del primo Piano Triennale 2004-2006 sono stati elaborati tre Programmi operativi annuali (Poa) relativi agli anni 2004, 2005 e 2006, mentre relativamente al secondo triennio 2008-2010 sono stati predisposti due Programmi annuali in quanto i Poa 2008 e 2009, sono stati unificati in un unico programma nel quale, evidentemente, si è tenuto conto del totale delle risorse stanziate dal Piano per ogni categoria d'intervento e per ciascuno dei due Programmi annuali. Nel Piano triennale 2004-2006 sono stati programmati interventi di locazione a canone sociale; locazione a termine a canone concordato; locazione permanente a canone concordato; fondo di garanzia per l'acquisto della prima casa; fondo di garanzia per l'autocostruzione; interventi sperimentali di bioarchitettura; interventi sperimentali di autocostruzione; cooperative in difficoltà; recupero del patrimonio edilizio residenziale di proprietà privata ricompreso all'interno di Programmi organici; recupero di alloggi di proprietà di anziani autosufficienti, e recupero di alloggi di proprietà privata da destinare alla locazione a studenti universitari. »Le risorse finanziarie inizialmente stanziate per gli interventi di cui alle prime otto categorie - ha dichiarato Vinti -, sono state quasi interamente utilizzate, (più del 90%). Quindi si può sicuramente affermare che per tali categorie sono stati raggiunti i risultati attesi con la programmazione, che hanno consentito di immettere sul mercato uno stock consistente di alloggi (1.178) da destinare alla locazione a canone sociale o calmierato o alla vendita ai soggetti in possesso dei prescritti requisiti soggettivi. Analoga situazione non si è riscontrata invece nelle tre categorie d'intervento che riguardano il recupero patrimonio edilizio di proprietà privata compreso all'interno di programmi organici; il recupero di alloggi di proprietà privata da destinare alla locazione a studenti universitari ed il recupero di alloggi di proprietà di anziani autosufficienti per le quali le risorse a disposizione non sono state completamente utilizzate per carenza di domanda e/o per mancata esecuzione dell'intervento da parte del beneficiario. Il totale delle risorse utilizzate rappresenta circa il 40% di quelle inizialmente stanziate, che hanno comunque consentito di realizzare o recuperare 458 alloggi«. (SEGUE). COM-SEB/ND 14-MAG-12 13:30 NNN
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