CASA: MICCOLI (PD), URGENTE RIFLESSIONE SU EFFETTI ART 5 DECRETO

9 giugno 2014

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Roma -

(AGENPARL) – Roma, 09 giu – “Dobbiamo avviare una seria riflessione sugli effetti dell’articolo 5 del Decreto Legge 47/2014 in merito all’emergenza abitativa che così recita: “chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere né la residenza né l’allacciamento a pubblici servizi in relazione all’immobile medesimo e gli atti emessi in violazione di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti di legge” .

Ad affermarlo in una nota Marco Miccoli, deputato del PD.

“Non si tratta di difendere le occupazioni – spiega il parlamentare – ma garantire i diritti primari ai cittadini, italiani o stranieri, che regolarmente soggiornano nel nostro territorio. Ciò che è avvenuto stamane è che 42 famiglie che vivono presso l’immobile ex ASL Roma C in piazza Attilio Pecile 20\21, occupato il 6 aprile 2013 nel Municipio Roma VIII, si sono viste negare l’iscrizione anagrafica. Nella raccomandata, contenente il diniego, si legge che le richieste avanzate sono state ritenute “irricevibili” in quanto “l’edificio di cui trattasi non riveste i requisiti di civile abitazione ed è oggetto di procedimento penale per occupazione abusiva”.
Questa negazione di un diritto soggettivo come la residenza potrebbe essere il primo di una lunga escalation in una metropoli come Roma, dove l’emergenza abitativa costituisce un problema serissimo. Non è rendendo impossibile alle persone, soprattutto ai bambini, l’accesso all’istruzione e alla sanità che questa piaga sociale potrà essere sanata. In questo modo si rischia di violare la nostra Costituzione la quale prevede la tutela della maternità, dell’infanzia e della gioventù e garantisce il diritto allo studio.
E’ del tutto evidente che sarà complicato per i comuni operare in un contesto così drammatico. Tali situazioni infatti rischiano di minare la coesione sociale soprattutto nelle grandi città, in particolare a Roma. Per questo ribadisco l’urgenza di una riflessione – conclude Miccoli.