CASA ROMA: MERCOLEDI' 18 GIUGNO ORE 18 ASSEMBLEA PUBBLICA A PORTA PIA

Roma -

Ancora una volta metodi sbrigativi e violenti vengono riservati a chi rivendica diritti. Accade con i migranti ospiti del Cara di Castelnuovo di Porto, è successo con gli sgomberati dallo stabile di via Torrespaccata 172, ancora rifugiati nella basilica di Santa Maria Maggiore. Stesso scenario a Torino, Firenze, Genova, Bologna, Salerno e Cosenza. Un’aggressione costante che si traduce anche in arresti e misure cautelari, mentre sul fronte degli sfratti e dei pignoramenti non c’è un attimo di tregua, le esecuzioni e gli accessi con l’ausilio della forza pubblica si susseguono senza soluzione di continuità.

Tutto questo avviene senza alcun segnale positivo da parte delle amministrazioni pubbliche, alle prese con le poltrone europee e locali invece che con i problemi delle persone. Diritti calpestati e sempre più tasse da pagare: Imu, Tasi e Tari, visite specialistiche, trasporti, ticket sanitari più cari del 25%, solo per fare piccoli esempi. E mentre il governo approva provvedimenti pesantissimi per la vita di milioni di precari, disoccupati e poveri, la corruzione dilaga e si manifesta proprio intorno alle grandi opere e ai grandi eventi come l’Expo e il Mose, dove fiumi di denaro pubblico si sono riversati sostenuti dalla retorica dell’uscita dalla crisi e della ripartenza economica, con più lavoro e più opportunità soprattutto per i giovani.

Invece è la precarietà il reale orizzonte che ci si presenta davanti. Precarietà di reddito e abitativa, sancita da misure come Jobs act, Youth guarantee e Piano casa, tante facce di una moneta che produce ricatti e schiavitù, oltre a consumo di suolo e regali alla rendita.

Anche lo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune di Roma nasce dai diktat renziani presenti nel cosiddetto “salvaRoma”, una vera e propria mannaia sui servizi pubblici e sul futuro di migliaia di dipendenti comunali.

A questo disegno ci siamo opposti e intendiamo opporci ancora. Ribaltare le misure governative e ribadire che l’unica grande opera che ci interessa passa attraverso la redistribuzione della ricchezza, la casa e il reddito per tutti, la salvaguardia dei diritti, la cancellazione dei provvedimenti coercitivi contro chi lotta nei territori, nei posti di lavoro, nelle scuole e nelle università.

Costruiamo una campagna pubblica contro i provvedimenti del governo Renzi, a partire dall'art 5 del “Piano casa”, e per la libertà di movimento, rilanciando la mobilitazione verso il vertice sulla disoccupazione giovanile a Torino.

- MERCOLEDI' 18 GIUGNO ORE 18 ASSEMBLEA PUBBLICA A PORTA PIA

- SABATO 21 GIUGNO CORTEO CITTADINO

 

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