Casal Bruciato, riconsegnato l'alloggio al sig. Giovanni, sgomberato nonostante la regolarizzazione in corso
Lo sfratto dall'alloggio di proprietà di Roma Capitale era avvenuto lo scorso 30 novembre.
Ieri, giovedì 9 maggio, Giovanni è finalmente rientrato in possesso dell'alloggio sito in via Tommaso Smith. Smontata per l'ennesima volta la narrazione sugli abitanti delle case popolari, i quali spesso si trovano in situazione di irregolarità loro malgrado, nonostante la copiosa documentazione prodotta a supporto della loro regolare permanenza negli alloggi.
Nel dettaglio Giovanni aveva presentato la regolare domanda di sanatoria ai sensi della legge Regionale del Lazio n. 1 del 2020, avvalendosi dell'assistenza del Nostro Sportello di Casalbruciato ed era in attesa di una risposta da parte degli uffici del Comune. Risposta che però non arrivava per problemi che solo adesso sono noti (l'impossibilità del comune di avere i conteggi a causa delle negligenze di Aequa Roma). Bene hanno fatto gli uffici di Roma Capitale a capire la situazione ed a tornare sui loro passi, anche se fra lo sgombero ed il nuovo ingresso nell'immobile sono passati sei mesi, durante i quali Asia-Usb ha duramente protestato per ottenere il ripristino della legalità, incatenandosi assieme all'inquilino in almeno due occasioni. Rimane lo shock dello sfratto, i sei mesi passati fuori casa (ricordiamo che Giovanni è invalido e soffre di depressione) e la rabbia di trovarsi impotenti di fronte alle Istituzioni, quando queste mettono in campo azioni di forza senza ascoltare il cittadino, cui non rimane altra scelta se non quella di organizzarsi e protestare affinché i propri diritti vengano rispettati.
Asia-Usb Roma