Casal Monastero, appartamenti non assegnati: stamattina un picchetto
La manifestazione dei destinatari delle case organizzata dalla ‘no profit’ Asia Usb. “Sono pronte da 4 anni e il Comune ancora non le mette a disposizione. E intanto sono sgomberate famiglie”
Stamattina a Casal Monastero, in via san Giovanni Reatino, si è svolto un picchetto per reclamare gli appartamenti dell’edilizia residenziale non ancora assegnati dopo quattro anni dall’ultimazione. La manifestazione dei destinatari delle case è stata organizzata dalla no profit Asia Usb. Gli alloggi (circa 40) “sono a disposizione da quattro anni e il Comune ancora non li mette a disposizione. E intanto sono sgomberate famiglie”. I manifestanti si sono fatti sentire: “Basta persone senza casa, basta case senza persone”. Intanto giungono le prime reazioni al picchetto di oggi. Il commissario Ater, Giovanni Tamburino, avrebbe chiesto di avere un incontro col commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, per analizzare l’emergenza delle case di via san Giovanni Reatino. L’appuntamento è in programma mercoledì prossimo con data ancora da stabilirsi. Resta confermata la manifestazione indetta per il prossimo 17 novembre alle ore 15, sotto la sede del Consiglio regionale del Lazio, per rivendicare il diritto alla casa e per chiedere l’attuazione del Piano Casa regionale, l’assegnazione case sfitte dell’Ater e del Comune, per bloccare la vendita all’asta delle case popolari, per fermare la truffa dei Piani di zona.
I manifestanti si fanno sentire: “Basta persone senza casa, basta case senza persone”
“Le assegnazioni degli alloggi – aveva detto ieri Michelangelo Giglio (Asia/Usb) – spettano al Comune, il quale fa sapere che la graduatoria è ferma. Perché, secondo l’Ente (Ater, ndr), la zona non gode di un buon gradimento. Eppure parliamo di residenze spaziose. E poi è strano che l’Ater paghi qualcuno per sorvegliare quelle abitazioni e poi non ha i fondi per effettuare gli interventi che necessitano altre situazioni”.