CASE COMUNALI: AUMENTANO GLI ONERI DIMINUISCONO I SERVIZI
RICHIESTE SOMME ASSURDE DI ARRETRATI PER GLI ONERI ACCESSORI
Da prima di Natale stanno arrivando a tutti gli inquilini delle case comunali lettere raccomandate della Romeo Gestioni con il conguaglio degli oneri accessori dal 2000 al 2007. Si tratta di migliaia di euro da versare al massimo con una rateizzazione di dodici mesi.
DAVVERO UN BEL REGALO!
Ancora una volta il Comune di Roma, tramite la Romeo, si fa vivo per chiedere soldi dopo aver lasciato senza manutenzione e nell’abbandono interi quartieri popolari.
Si richiedono arretrati per servizi mai erogati, somme mai richieste nei tempi dovuti e per spese di gestione mai certificate. Questa è la solita legalità a senso unico e a pagare sono sempre i più deboli, quei settori già colpiti fortemente dalla crisi.
Ironia della sorte vuole che a gestire questa operazione economica sia proprio la Romeo Gestioni, società alle prese con accuse pesantissime di corruzione del sistema degli appalti pubblici.
Questo modo di affrontare le difficoltà finanziarie e di tentare di “fare cassa” mettendo le mani in tasca agli inquilini sta diventando un’inaccettabile consuetudine e a nulla vale il cambio della guardia dell’amministrazione comunale. Dietro c’è un’idea bipartisan che accomuna centrodestra e centrosinistra: la cancellazione delle case popolari. Quelle che si possono vendere vengono alienate e per le altre si pensa a come aumentare gli affitti o a togliere denaro agli assegnatari, come sta avvenendo ora con le assurde richieste di ingenti somme per gli onere accessori pregressi.
Dobbiamo organizzarci per tutelare gli interessi dell’inquilinato, perché questo è l’interesse pubblico prevalente e non quello privato della Romeo o quello aziendalistico del Comune di Roma. Diffidiamo chiunque dal proseguire in questa politica che vuole disegnare gli abitanti delle case popolari come imbroglioni, morosi e privilegiati.
Rispediamo al mittente le richieste di pagamento.
L’AS.I.A. – RdB sta predisponendo - con l’ausilio degli avvocati - un’opposizione legale formale a queste assurde richieste:
1 - perché la gestione delle case popolari è carente e molte delle somme richieste sono per servizi mai erogati;
2 - perché non sono state mai inviate agli inquilini richieste di somme dovute specifiche insieme ai calcoli analitici delle spese di gestione;
3 - perché gli arretrati per gli oneri accessori – qualora certificati - possono essere richiesti solo per gli ultimi due anni e quindi le eventuali altre somme per gli anni 2000-2005 sono prescritte.
L’AS.I.A. – RdB invita tutti gli inquilini a rivolgersi immediatamente presso le proprie sedi:
- per sottoscrivere le lettere di contestazione degli arretrati;
- per organizzare le assemblee di caseggiato che preparino la mobilitazione per difendere le case popolari, per respingere questo ennesimo attacco ingiustificato agli inquilini più deboli, molti dei quali anziani, e per chiedere lo sviluppo dei servizi nelle case comunali.
SEDI AS.I.A.
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