Case Inps, la Corte d'Appello sospende l'esecuzione dello sfratto a inquilino senza titolo perché l'Ente non risponde alla domanda di sanatoria!

CON SENTENZA ESECUTIVA DEL TRIBUNALE DI ROMA L'INQUILINO SENZA TITOLO ERA STATO CONDANNATO AL RILASCIO IMMEDIATO DI UN IMMOBILE DI PROPRIETA’ INPS.

Roma -

Con Ordinanza del 10/10/2024, la Corte D’Appello di Roma, ha sospeso l’efficacia esecutiva della sentenza di primo grado che aveva ordinato il rilascio immediato dell’alloggio da parte dell’inquilino senza titolo, ritenendo che, nel caso in questione, si potevano ravvisare i "gravi e fondati motivi” previsti dall'art. 283 c.p.c..

La difesa dell’inquilino, portata avanti dall’avv. Fabio Grimaldi, ha sostenuto innanzi ai giudici di Appello, tra l’altro, che il Tribunale aveva errato nella sua decisione, per non aver considerato la mancata applicazione da parte dell’INPS della legge di sanatoria, dal momento che proprio detta legge avrebbe legittimato l’appellante (occupante senza titolo) a detenere in via qualificata il medesimo bene, fino alla decisione (mai intervenuta) sull’istanza di sanatoria da parte dell’Ente proprietario.

La stessa difesa ha ulteriormente argomentato che, qualora i Giudici non avessero sospeso la decisione del Giudice del primo grado di giudizio e qualora conseguentemente l’interessato fosse stato estromesso dall’immobile, prima che si fosse deciso in merito alla sua domanda di sanatoria, lo stesso avrebbe perso, paradossalmente, la sua qualità di inquilino senza titolo, requisito sostanziale ed imprescindibile per essere eventualmente sanato, allorquando l’Ente avesse valutato la sua domanda.

L’auspicio è che la decisione dei Giudici d’Appello possa contribuire a rimuovere quei pregiudizi, diffusi "ad arte", anche da gran parte dei mezzi di informazione e per cui tutti coloro che occupano un’abitazione sono necessariamente dei delinquenti, mentre nella stragrande maggioranza trattasi di normali cittadini in grave difficoltà economica, in un Paese, il nostro, assolutamente carente di edilizia popolare  e  la cui classe dirigente ha reso il diritto all’abitare costituzionalmente garantito, un vero e proprio privilegio.