Case popolari, a Madrid Goldman intima gli sfratti
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di Massimo Galli
La città di Madrid vende le case popolari a istituzioni finanziarie private, tra cui Goldman Sachs, e quest'ultima comincia a sfrattare gli inquilini. Non è soltanto una storia dalle implicazioni sociali negative, ma anche una questione che investe la giustizia: i magistrati della capitale spagnola hanno aperto un'inchiesta perché sospettano che dietro l'operazione immobiliare di compravendita si nascondano arricchimenti illeciti.
Ma dietro le carte, bollate e non, c'è la cruda realtà di centinaia, se non migliaia di famiglie che rischiano di rimanere senza un tetto.
Come Veronica Hidalgo, che il 18 febbraio dovrà andarsene dalla sua abitazione alla periferia di Madrid: una ragazza madre disoccupata con due bambini piccoli. Alla donna era stato garantito che le condizioni contrattuali d'affitto non sarebbero cambiate, e così effettivamente è stato. Soltanto che, non vivendo più in una casa popolare, ella non aveva più diritto alla sovvenzione pubblica per l'alloggio. Da quel momento in poi, invece di pagare 50 euro di canone mensile, ne avrebbe dovuti sborsare 407. Ma Veronica non se lo può permettere perché vive soltanto dei 324 euro di reddito minimo garantito. E dice di non capire perché non le abbiano trovato un altro appartamento, visto che erano passati otto anni prima che le fosse assegnato quello attuale.
Non sono stati diffusi dati ufficiali su questo fenomeno: non si sa, quindi, quante famiglie si trovino nelle condizioni di Veronica. Quel che è certo, invece, è che dopo l'esplosione della bolla immobiliare, negli ultimi anni, molte amministrazioni locali spagnole si sono trovate in difficoltà a causa della forte svalutazione degli alloggi. Così nel 2013 è stato venduto in poche settimane il 15% delle case popolari nella capitale, in gran parte abitate da inquilini. In agosto 1.860 appartamenti sono stati ceduti al fondo americano Blackstone per 128 milioni di euro, mentre il mese successivo 2.935 alloggi sono finiti a Goldman Sachs e al fondo spagnolo Azora per 200 milioni. Il prezzo medio al quale è stato venduto ogni appartamento era di 67 mila euro, circa metà del valore di mercato.
In generale, il fenomeno degli sfratti è salito vertiginosamente con il precipitare della crisi: negli ultimi sei anni, nell'intera Spagna, sono state pronunciate oltre 415 mila ordinanze, di cui circa 253 mila eseguite, il 61% del totale. Gli sfratti sono cresciuti del 7,3% nel terzo trimestre del 2014. I costi sociali nel paese iberico rischiano di diventare enormi.