Cassino: comincia il sit-in di protesta delle famiglie sgomberate
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Le 18 famiglie sgomberate ieri dagli alloggi dell’esercito hanno allestito un sit-in di protesta nella piazza e nei giardini antistanti il Municipio di Cassino. Installato un gazebo e diverse tende da campo.
ciociariareport24.it/2013/07/30/cassino-18-famiglie-sgomberate-dalle-case-dellesercito/
di Lorenzo Maniccia@ciociariareport
La richiesta di permesso per il gazebo è di quindici giorni, poi probabilmente chiederanno una proroga di altre due settimane. Così si stanno organizzando le famiglie “sfrattate” ieri dagli ex alloggi dell’esercito di Cassino. Il dispiegamento delle forze dell’ordine ha stupito tutti. “Una concentrazione massiva di agenti. Parliamo di più di 200 unità contro cinquanta disgraziati, tra cui donne, anziani e bambini. E’ una pagina molto triste per il Comune di Cassino, anzi per tutta la provincia di Frosinone”, ci racconta il consigliere comunale Vincenzo Duranti, che ieri ha partecipato in prima linea alla dolorosa vicenda.
La prima notte è passata. Bambini, anziani, e chi proprio non se la sentiva di dormire senza un tetto sulla testa, hanno tutti trovato ospitalità da parenti e amici. Molti però hanno occupato la piazza e i giardinetti antistanti il Municipio di Cassino, montando tende da campo, gonfiando materassini e chiedendo il permesso per allestire un gazebo. Il permesso è stato accordato volentieri dal Comune, che già da questa mattina si è mosso attivamente per risolvere la questione nel più breve tempo possibile.
Per ora il sit-in durerà quindici giorni, perché tanto dura il permesso del comune per il gazebo “ma è molto probabile che si conceda una proroga per altre due settimane”, ci confida il consigliere Durante. “E’ impensabile lasciare sole queste persone in un momento così difficile. E’ una storia davvero brutta. Cose così non dovrebbero succedere in un paese come il nostro”.
Cassino, palazzine dell'esercito occupate. Oggi lo sgombero di 50 persone
Emergenza abitativa
I 18 alloggi, inutilizzati da tempo, sono stati occupati un mese fa abusivamente da alcune famiglie: 50 persone in tutto tra cui bambini e una donna incinta
Tensione davanti ai cancelli delle palazzine dell'esercito in via Vaglie a Cassino. I 18 alloggi, inutilizzati da tempo, sono stati occupati un mese fa abusivamente da altrettante famiglie di bisognosi, 50 persone in tutto tra cui bambini e una donna incinta.
LO SGOMBERO - Questa mattina é previsto lo sgombero coattivo ordinato dalla procura di Cassino sorda alla richiesta avanzata dal consiglio comunale della cittá martire, di congelare il provvedimento di sgombero. Carabinieri, polizia e guardia di finanza, in tutto un centinaio, sono radunati davanti al cancello. Le famiglie, invece, si sono radunate sui tetti delle palazzine e si rifiutano di liberarle ritenendole l'unica possibilitá per dare un tetto ai loro figli. Quelle palazzine, un tempo usate dagli ufficiali in servizio presso la vicina caserma dell'80esimo Rav, sarebbero state cartolarizzate e ne sarebbe stata disposta la vendita. L'esercito, invece, ne rivendica comunque la proprietá.