Cesena. Rinviato un altro sfratto
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Venerdì, 17 Ottobre 2014
Ieri 16 ottobre l'ennesima famiglia è riuscita ad evitare di essere sfrattata grazie all'intervento di alcuni militanti del nostro Sportello AntiSfratto, i quali sono riusciti a strappare un rinvio all'ufficiale giudiziario, nonostante la contrarietà dell'avvocato dei proprietari. L'assistente sociale, contattata al telefono in mattinata, ha ribadito la "soluzione" prospettata dal Comune: moglie e due bambini avrebbero potuto essere ospitati in casa-famiglia ("soluzione" che ci risulta sia piuttosto onerosa per le casse comunali, più di quanto costerebbe un affitto), il padre alla Caritas.
Noi, insieme alle altre famiglie che incontriamo allo Sportello AntiSfratto, continuiamo a chiederci che cosa aspetti l'amministrazione comunale a mettere in campo soluzioni vere e praticabili: blocco degli sfratti per morosità incolpevole, cessazione delle svendite del patrimonio immobiliare pubblico e sua assegnazione alle persone senza-casa in autorecupero, requisizione senza indennizzo per i grandi stabili privati inutilizzati, eliminazione del "social housing" (che di "sociale" ha ben poco, visto che favorisce solo cooperative e costruttori) e riuso delle tante case vuote presenti in città. Di fronte ai dati degli sfratti a Cesena nel 2013 (400 famiglie), dovrebbe essere evidente anche all'amministrazione comunale come non esistano ormai più margini per "soluzioni-tampone" individuali. Il problema abitativo, legato a quello del reddito e del lavoro, sta esplodendo, e le persone cominciano ad avere in mente un'altra idea di città rispetto a quella delle istituzioni, che non risponda ai bisogni della speculazione, delle grandi imprese, dei trattati europei, bensì a quelli dei suoi abitanti.