CHE FINE HANNO FATTO LE REVOCHE PREVISTE DALLA LEGGE? PROTESTA DEGLI INQUILINI DEI PDZ DI SPINACETO DUE E OSTERIA DEL CURATO
link ALL'ARTICOLO DI YLENIA SINA SU ROMATODAY DI OGGI 18/10/2018
www.romatoday.it/politica/piano-di-zona-spinaceto-osteria-del-curato-revoca-protesta.html
ASIA-USB ED UNA TRENTINA DI INQUILINI DEI PDZ DI SPINACETO DUE E OSTERIA DEL CURATO SI SONO AUTOCONVOCATI QUESTA MATTINA NEGLI UFFICI DEL DIPARTIMENTO ALL'URBANISTICA, IN VIA DEL TURISMO A ROMA PER CHIEDERE AL COMUNE DI ROMA CHE FINE HANNO FATTO LE PROCEDURE DI REVOCA DELLE CONCESSIONI INIZIATE UN ANNO FA, IL 19 OTTOBRE 2017.LA PROTESTA TERMINATA IN TARDA MATTINATA QUANDO E' STATO FISSATO L'INCONTRO CON IL DIRETTORE ARCH. ESPOSITO.
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L'AS.I.A./USB, insieme agli inquilini di Spinaceto Due e Osteria del Curato, si era autoconvocata presso gli uffici del Dipartimento dopo che da mesi aveva richiesto un incontro, senza avere un riscontro, per conoscere a che punto sono le revoche delle concessioni e per chiedere un intervento risolutivo per fermare gli sfratti.
Ancora sfratti nel Piano di Zona Spinaceto Due a Roma, il prossimo 25 ottobre l’Ufficiale Giudiziario si presenterà in via Angelo Sante Bastiani 18 con l’intenzione di intimare nuovamente lo sfratto nei confronti di 10 famiglie, le quali, più delle altre, vivono in difficoltà economiche, costrette a pagare per anni canoni più alti del mercato, fuori dai parametri stabiliti dalla legge.
Contemporaneamente gli anziani del P.d.Z. di Osteria del Curato continuano a passare notti insonni per la snervante situazione di incertezza in cui sono lasciati dal Comune di Roma, con il Curatore fallimentare che continua a minacciare la messa in vendita degli alloggi.
Due P.d.Z accomunati da uno stesso destino, dopo anni di proteste e di denunce da parte degli inquilini e dei Comitati di Asia-Usb coinvolti, per i due P.d.Z. il Comune di Roma ha iniziato il 19 ottobre 2017 la procedura di revoca delle concessioni: è passato un anno (procedura che dura 60 giorni) e nessuno è riuscito a sapere le ragioni che impediscono la chiusura di questa procedura e le ragioni che frenano l’applicazione della legge, in barba ai principi di trasparenza più volte enunciati e poi di fatto ignorati.
A seguito delle denunce di ASIA-USB e dell’avv. Vincenzo Perticaro proprio a Spinaceto Due è intervenuta la magistratura, che ha rilevato il mancato rispettato dei criteri di legge che, tra le altre cose, prevedevano la presentazione – omessa fino ad oggi – dei piani finanziari, dai quali sarebbe stato possibile evincere i prezzi massimi di cessione e il conseguente calcolo del canone agevolato.
Dopo il sequestro delle case - avvenuto già nel 2012 - le indagati sono state chiuse con l’accusa di truffa nei confronti dello stato a carico dei responsabili della proprietà fallita, il Consorzio Vesta, e il processo fissato a novembre prossimo.
E’ notizia di oggi che è iniziata anche un’indagine da parte della Corte dei Conti per danno erariale, ipotesi di reato denunciato dal nostro sindacato in una conferenza stampa nel 2015, che coinvolge 7 dirigenti comunali e 30 operatori (coop. e imprese costruttrici).
Difronte alle violazioni delle norme che regolano i piani di edilizia agevolata e in presenza del fallimento della società costruttrice (esattamente quello che è accaduto a Spinaceto Due e a Osteria del Curato), la legge prevede l’applicazione di sanzioni e la revoca delle concessioni da parte del Comune di Roma, fattispecie confermata dal Tar del Lazio il 3 maggio scorso respingendo i ricorsi della Banca al P.d.Z. di Castelverde. Le sanzioni e le revoche, ribadiscono le sentenze, hanno effetto automatico e la P.A. non ha nessun potere discrezionale in merito.
L’Amministrazione comunale è inadempiente e ferma (che fine ha fatto la tanto agognata legalità??) e in questo vuoto di azione si inseriscono i curatori fallimentari che, ignorando il fatto che questi sono piani di edilizia pubblica, minacciano la vendita degli alloggi, richiedendo forti somme di arretrati per canoni richiesti illegalmente e usano, come fanno i privati, la minaccia degli sfratti con l’intervento della forza pubblica, alimentando così nuova emergenza abitativa e ulteriore incertezza da parte delle famiglie che dovevano essere le destinatarie di un intervento pubblico finalizzato proprio ad affrontare il problema della casa nella nostra città.
Rimane comunque aperta una domanda:
CHI FERMA GLI SFRATTI?
Roma 18 ottobre 2018