Collina delle Muse (Pdz) proseguono gli sfratti: intervenga il Sindaco Gualtieri
A fronte di inchieste ed irregolarità da parte della società costruttrice, si ripresenta lo spettro dell'esecuzione degli sfratti per finita locazione a danno degli agenti delle forze dell'ordine. Asia-Usb sarà presente sul posto in difesa del Diritto alla Casa e invoca l'intervento del Sindaco di Roma Capitale, affinché vengano applicate le sanzioni previste dalla norma per chi viola la convenzione.
AGGIORNAMENTO A MERCOLEDì 6 NOVEMBRE: UN FOLTO GRUPPO DI PERSONE SOLIDALI CON L'INQUILINO SOTTO SFRATTO, TRA CUI COLLEGHI DELLO SFRATTATO (ANCHE LORO APPARTENENTI ALLE FORZE DELL’ORDINE E SOTTO SFRATTO) E RAPPRESENTANTI DI ASIA-USB, SONO STATI PRESENTI IN VIA SPLENDORI IN ATTESA DELL'ARRIVO DELL'UFFICIALE GIUDIZIARIO AL QUALE NON E' STATA CONCESSA PER OGGI LA FORZA PUBBLICA: L'ACCESSO E’ STATO RINVIATO AL 10 DICEMBRE PROSSIMO.
E' nuovamente previsto per domani 6 novembre dalle ore 8.00 l'accesso dell'Ufficiale Giudiziario, con la richiesta della forza pubblica, per eseguire lo sfratto di un inquilino nel Piano di zona ‘Collina delle Muse' a Boccea, piano destinato alle forze dell’ordine che hanno svolto o svolgono particolari servizi contro la criminalità organizzata o servizi di scorta a difesa dei rappresentanti delle Istituzioni (principali cariche dello stato, magistrati, onorevoli, ecc.).
Lo sfratto è per finita locazione, scattata alla scadenza della convenzione con la Prefettura. La Convenzione madre, firmata dalla soc. di Boccea e il Comune di Roma, prevede la durata del vincolo pubblicistico per 99 anni e che la riassegnazione degli alloggi debba essere fatta tramite la Prefettura o, se la Prefettura non comunica nuovi nominativi entro 30 giorni dalla scadenza, attraverso l'applicazione dei criteri dell’edilizia pubblica. Ma chi gestisce questo patrimonio pubblico non vuole rispettare le disposizioni e le norme sottoscritte in tale Convenzione, anzi vuole cacciare chi ha richiesto l’applicazione della legge per sostituirli con inquilini che, in alcuni casi resi pubblici, non hanno i requisiti per accedere a questo tipo di alloggi. Di ciò si ha notizia tramite gli articoli pubblicati sabato 12 e domenica 13 ottobre da Il Fatto Quotidiano. Io stesso quotidiano dà inoltre un'altra notizia, quella dell’avvio di un’inchiesta della magistratura romana su queste riassegnazioni, presumibilmente non conformi alle norme di legge.
Ma le violazioni denunciate dagli inquilini sono anche altre ed ugualmente gravi: la mancata approvazione del prezzo massimo di cessione entro i sei mesi dalla fine dei lavori di costruzione delle case (gli inquilini hanno pagato canoni più alti non conformi alle norme), l’assegnazione degli alloggi in mancanza dell’abitabilità (che manca ancora oggi), il raddoppio del costo dell’intervento di costruzione del piano di zona nel passaggio dalla lira all’euro.
Nella stessa Convenzione sono previste le sanzioni che il comune dovrebbe applicare per chi non rispetta le disposizioni sottoscritte, sanzioni che arrivano, nell'ipotesi di gravi violazioni come si rileva in questo caso, fino alla revoca della concessione e alla riacquisizione al patrimonio pubblico degli alloggi. Ma il Dipartimento dell’Urbanistica del Comune di Roma sta stentando da anni ad intervenire lasciando gli inquilini in balia di chi pensa di essere al di sopra della legge.
Asia-Usb rinnova l’appello al Sindaco Gualtieri al fine di richiedere l’applicazione della legge a difesa del diritto alla casa delle famiglie del piano di zona Collina delle Muse a Boccea. Occorre, inoltre, fermare gli sfratti, non si possono lasciare sole queste famiglie!
Saremo presenti domani mattina, a partire dalle ore 8.00, in Via Alfonso Splendore 57b a Boccea a difesa delle famiglie sotto sfratto.
Asia-Usb Roma