Comune di Palermo rimandato in matematica! I conti reali dell'emergenza cittadina
L'intervento di Asia su quanto dichiarato dall'Assessore Ferrandelli: per aiutare le famiglie in emergenza non basta dare i numeri, occorrono politiche concrete di potenziamento dell'Edilizia Pubblica.
Fabrizio Ferrandelli dà i numeri. Letteralmente. E soprattutto politicamente.
Dicembre 2023: 2.266 famiglie in emergenza abitativa. Arriva Ferrandelli, con una nuova procedura informatica di iscrizione tramite SPID.
Dicembre 2024: 373.
Dicembre 2025: 487.
Un miracolo statistico dell'Assessore all'emergenza abitativa del Comune di Palermo, più che amministrativo. Una specie di moltiplicazione dei pani e dei pesci al contrario: le famiglie non spariscono perché hanno una casa, ma perché spariscono dai numeri. La precarietà e la povertà trasformate in un trucco contabile. ✨
Nonostante anche l'I.A.C.P. di Palermo provi a spiegare nel suo P.I.A.O. del 2025 che "esistono fenomeni di occupazione abusiva degli alloggi da parte di famiglie che si trovano in perenne stato di precarietà economico-sociale e che non possono permettersi il pagamento di un affitto" e che sia "[...] evidente come il fenomeno sia strettamente connesso ai periodi di crisi economica", Ferrandelli e i suoi uffici amministrano “al fine di scongiurare il rischio di occupazioni abusive”. La paura dell'occupante senza titolo al governo delle politiche abitative.
Peccato che la crisi economica venga citata sempre come causa: è evidente che si tratti di una responsabilità politica. Lui dice che recupererà il 10% all'anno delle case dell'Istituto Case Popolari, circa 3.000 in tre anni, mille all’anno. Pensa di sgomberare persone alle quali poi dovrebbe assegnare una casa: questo il geniale "piano stilato" (chissà da chi, in realtà). Intanto dice di aver assegnato più di 160 case da quando è in carica...
Poi arrivano i numeri veri:
da marzo 2024 al 5 novembre 2025, solo 121 alloggi assegnati, secondo risposta degli uffici all'interrogazione della consigliera Di Gangi, gran parte tramite autorecupero e senza bando.
(Traduzione: ti aggiusti la casa da solo, ringrazi e stai zitto, anche se otto milioni di euro per la manutenzione ci sono). Altro che diritto all’abitare: fai-da-te sociale. E sono comunque 60 assegnazioni ogni anno.
E intanto l’assessore proclama:
“L’emergenza abitativa a Palermo sarà soltanto un ricordo”. Ancora propaganda sbrilluccicante.
E invece la graduatoria conta già 488 istanze ammesse, proiettata verso il recupero di tutte quelle stralciate, più quelle nuove; perché nel frattempo gli sfratti aumentano: 343 solo nel 2024 nella provincia di Palermo, +5% rispetto all’anno prima. Dovrebbe sperare che il Governo Meloni non emani il cosiddetto decreto sfratti!
Ferrandelli dice anche: “non volevamo escludere nessuno”.
E infatti ne sono rimaste fuori centinaia. Però con partecipazione, pluralità e osservatori. Tutti invitati, pochi accolti.
Secondo l’Assessorato l’aumento è minimo: “solo” 80 nuclei in più, quando in realtà sono 105.
Come se 35 famiglie senza casa fossero un rumore di fondo ad una propaganda brillante.
Come se 400 famiglie “aiutate” con un anno di affitto anticipato non fossero semplicemente rimandate al prossimo sfratto.
E poi il capolavoro finale:
occupazioni abusive da eliminare,
emergenza azzerata in tre anni.
Fantascienza abitativa.
Perché mentre si proietta il futuro, nel presente si sgombera.
Mentre si promette housing sociale, si governa con le ruspe e con le graduatorie informatizzate.
Mentre si ringraziano tutti, le famiglie restano in fila.
Ferrandelli ringrazia uffici, polizia municipale, sindacati compiacenti, Caritas, terzo settore.
Manca solo un ringraziamento:
alle famiglie che resistono,
a chi occupa per necessità,
a chi viene sfrattato in silenzio per far tornare i conti. A loro i nostri ringraziamenti.
Perché il vero obiettivo del Comune di Palermo, ormai, non è più garantire una casa.
È far sembrare che l’emergenza non esista.
E se l’emergenza diventa un ricordo,
non è perché è stata risolta,
ma perché è stata rimossa, come la destinazione delle case confiscate alla collettività, cancellata dalle parole e dai piani fascisti assunti dall’assessore.
Asia USB Palermo