Corteo per la casa, la denuncia dei manifestanti: «Ci hanno picchiati con i manganelli»

Roma -

 

CAMPIDOGLIO, MEDIAZIONE FALLITa

La protesta a sostegno delle 80 famiglie sgomberate

ROMA - Doveva essere un sit -in. Invece si è trasformato in un corteo (non autorizzato) con manganellate della polizia, automobili bloccate, rabbia manifestata con pugni e ombrellate contro i bus e le macchine. Il tutto sotto la pioggia che non smette di scendere su Roma.

L'APPUNTAMENTO AL CAMPIDOGLIO - «Non vi illudete con uno sgombero di arginare lo tsunami. Tor Tre Teste resiste». Con in testa questo striscione i Movimenti per il diritto all'abitare hanno dato vita a un rumoroso sit-in sotto il Campidoglio, un «palazzo di fascisti e di corrotti». Almeno un centinaio i manifestanti incuranti della pioggia - «Piove, piove, piove, può anche nevicare: la lotta per la casa non si può fermare» - mentre una delegazione è entrata nel Palazzo Senatorio per l'annunciato vertice con l'amministrazione capitolina organizzato in seguito alle ultime occupazioni.

IL VERTICE FALLITO - «Ci siamo incontrati con Antonio Lucarelli e Angelo Scozzafava - racconta Luciano Iallungo, uno degli esponenti dei blocchi precari metropolitani -. Ci hanno proposto i centri di accoglienza, separando le donne e i bambini dagli uomini, e per far questo volevano gli stati di famiglia degli 80 nuclei familiari sgomberati da Tor Tre Teste, circa 300 persone, per valutarne l'effettiva necessità. Noi non abbiamo accettato e ci siamo alzati indignati: vogliamo una soluzione vera».

«TRE CONTUSI» - A quel punto il sit-in si è trasformato in un corteo: i manifestanti hanno abbandonato il Palazzo Senatorio e sono scesi verso piazza d'Aracoeli, riversandosi in strada e mandando in tilt il traffico. Qui le versioni divergono. Secondo le forze dell'ordine, diversi partecipanti alla protesta si sono accaniti contro autobus e automobili con pugni e ombrelli finché non è stato possibile allontanarli. Invece Iallungo sostiene: «Scesi dal Campidoglio scortati da dirigenti della polizia, sono arrivate due camionette e ci hanno picchiato. Ci sono tre contusi, tra cui un dirigente di piazza». Un altro testimone denuncia che un suo amico 50enne «è stato colpito da diverse manganellate alla testa», mentre una ragazza invece sarebbe svenuta «per la tensione».

IN 200 A PIAZZA VENEZIA - Da piazza d'Aracoeli i manifestanti, ormai circa 200, si sono spostati a piazza Venezia, dando vita a un sit-in sotto l'Altare della Patria. Le forze dell'ordine hanno chiuso tutte le strade limitrofe deviando automobili, pullman e bus per le vie limitrofe. In tilt la circolazione tra via del Teatro Marcello e largo Argentina, via IV Novembre e piazza Santi Apostoli.

MANGANELLATE - Quando in piazza Venezia i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell'ordine per raggiungere la Prefettura, gli agenti hanno reagito con altre manganellate. Tuttavia il corteo è riuscito a raggiungere Palazzo Valentini, dove chiede un incontro con il prefetto. «Al prefetto spiega Iallungo - vogliamo raccontare i problemi dell’emergenza casa e di quanto è accaduto in piazza. Aspettiamo finché non ci daranno risposte, anche se non sarà oggi. Deve essere sensibile a quanto accade nella città».

Redazione Roma online6 maggio 2013 | 15:51

 


Roma: movimenti per la casa in Campidoglio, la polizia picchia

All’amministrazione capitolina non è bastato lo sgombero violento di 80 famiglie dall’edificio occupato di Tor Tre Teste. Stamattina i senza casa che chiedevano risposte a Comune e Prefetto sono stati presi a manganellate in Piazza Venezia.

I movimenti di lotta per il diritto all'abitare si sono di nuovo mobilitati, questa mattina, in occasione di un incontro di alcuni loro rappresentanti con il capo di gabinetto del Sindaco Alemanno e il direttore del dipartimento servizi sociali del Comune di Roma. Giudicando l’incontro insoddisfacente – anche alla luce dello sgombero alcuni giorni fa di uno degli edifici occupati in Via di Tor Tre Teste da decine di famiglie nel corso dello ‘tsunami tour’ del 6 aprile – alcune centinaia di attivisti e occupanti di case hanno deciso di andare a protestare davanti alla Prefettura, lontana poche centinaia di metri.

Ma Mentre si spostavano in corteo dal Campidoglio verso Piazza Santi Apostoli dietro uno striscione che recitava «Non vi illudete con uno sgombero di arginare lo tsunami. Tor Tre Teste resiste», la tensione è montata. I celerini presenti in grande quantità hanno indossato caschi e scudi e ad un certo punto sono partite le prime cariche in Piazza Venezia con l’obiettivo di impedire ai manifestanti di raggiungere la sede della prefettura. Altre manganellate sono state inflitte ai manifestanti quando, nonostante la prima carica, si sono riorganizzati ed hanno comunque cercato di raggiungere la Prefettura in corteo. "Questa mattina ci siamo incontrati in Campidoglio con Antonio Lucarelli e Angelo Scozzafava – ha raccontato ai giornali Luciano, un attivista dei Blocchi Precari Metropolitani - chiedevamo una risposta per le circa 80 nuclei famigliari sgomberati dall’occupazione di Tor Tre Teste ma ci hanno replicato chiedendo lo stato di famiglia di ogni nucleo e poi proponendo l’accoglienza per donne e bambini ma divisi dagli uomini. Quindi ci siamo alzati indignati e ce ne siamo andati. Scesi dal Campidoglio scortati da alcuni dirigenti della polizia, sono arrivate due camionette e ci hanno picchiato. Ci sono tre contusi”. Tutti e tre, compreso un invalido, sono stati trasportati in ospedale in ambulanza.Il video della carica: www.youtube.com/watch Dopo la carica in Piazza Venezia i manifestanti si sono comunque spostati davanti alla Prefettura, mentre a lungo la vicina Via IV Novembre è stata blindata e chiusa al traffico. "Al Prefetto vogliamo raccontare i problemi dell'emergenza casa e di quanto accaduto oggi in piazza - ha aggiunto l’attivista dei BPM -Aspettiamo finché non ci daranno risposte per l'incontro anche se non sarà oggi. Deve capire il problema. Deve essere sensibile a quanto accade nella città".