COSTRUIAMO DAL BASSO LA NUOVA PENICILLINA - CONVEGNO PUBBLICO
- VENERDI' 14 DICEMBRE h.17 c/o VIA TIBURTINA 1064 -
Nelle ultime settimane l’ex fabbrica della Penicillina Leo è assurta all’onore delle cronache e viene indicata da più parti come uno degli stabili degradati di Roma da sgomberare al più presto. Eppure, quello che ormai è solo il rudere di uno degli stabilimenti che per lungo tempo ha rappresentato l’avanguardia dell’industria farmaceutica italiana, dove un tempo lavoravano oltre 1300 operai, giace in stato d’abbandono da oltre trent’anni. Un lugubre monumento a quella deindustrializzazione che ha lasciato senza lavoro e senza prospettive un intero quadrante della città. Verrebbe quasi da chiedersi perché la politica se ne accorga soltanto adesso.
Ma l’ex Penicillina, purtroppo, è molto di più di uno dei tanti scheletri architettonici che deturpano l’area della Tiburtina.
Negli oltre 4 ettari di terreno a ridosso di un ansa dell’Aniene su cui insistono gli stabili della fabbrica giacciono ancora, mai bonificati, i rifiuti speciali ed i residui chimici che venivano impiegati nelle lavorazioni industriali, nonché dei manufatti contenenti amianto in evidente stato di degrado e le cui polveri si diffondono quotidianamente nel territorio circostante. Una vera e propria “bomba ecologica” piazzata all’interno di uno dei municipi più popolosi di Roma nel totale disinteresse delle istituzioni.
Fallito il tentativo di farne l’ennesimo esempio di speculazione edilizia, anche per gli elevati costi di bonifica, la nuova proprietà l’ha completamente abbandonata a se stessa e con il tempo è diventata l’ultimo rifugio disponibile per decine di persone che non hanno una casa e che non possono permettersi né di affittarla né, tantomeno, di comprarla. Molti di loro sono migranti espulsi dal ciclo dell’accoglienza, ma tanti sono anche gli italiani in difficoltà economiche. Una situazione che non potrà essere certo risolta dallo sgombero forzoso invocato da più parti che, in assenza di alternative concrete, al massimo provocherà l’ennesima “migrazione urbana” di disperati da un quartiere di periferia all’altro.
Come abitanti della Tiburtina crediamo, però, che l’ex Penicillina possa e debba diventare un esempio della città che vorremmo: pubblica, inclusiva e solidale. Per questo vogliamo organizzare un convegno che metta a tema la rigenerazione dell’ex Penicillina e a cui saranno chiamati a intervenire urbanisti, architetti, comitati di quartiere e forze sociali. Non abbiamo bisogno dell’ennesimo progetto calato dall’alto, pensiamo sia invece necessario mettere in campo una “pianificazione dal basso” che finalmente tenga conto delle reali esigenze di chi vive sulla Tiburtina e di chi è costretto a sopravvivere nella ex fabbrica: casa, lavoro, servizi e verde pubblico.
Promuovono:
- Comitato Nuova Penicillina
- Asia-USB
Partecipano:
- Prof. Carlo Cellammare (Docente di urbanistica)
- Prof. Andrea Turchi (Docente di chimica)
- Avv. Giuseppe Libutti (Vicepresidente "Attuare la Costituzione")
- Prof.ssa Rossella Marchini (Architetto)
- Baobab Experience
- Comunità rifugiati sudanesi
- CdQ Prato Lungo
- Abitanti San Basilio
Invitati:
- Massimiliano Valeriani (Assessore alle politiche abitative e all'urbanistica della Regione Lazio)
- Laura Baldassarre (Assessore alle politiche sociali del Comune di Roma)
- Luca Montuori (Assessore all'urbanistica del Comune di Roma)
- Roberta Della Casa (Presidente IV Municipio