Crepe sul muro dell'ingiustizia. Avanti con la lotta per il diritto alla casa.
Il Senato, tramite l'ordine del giorno n. G/1766/155/5 approvato a maggioranza, impegna il governo a valutare una rimodulazione degli affitti per gli studenti universitari, la sospensione delle procedure di sfratto per mancanza di pagamento dei canoni per nove mesi e l'abrogazione del famigerato art. 5 del decreto Lupi. Questo mentre veniva bocciato dall'aula l'emendamento presentato dal Gruppo Misto proprio per l'abrogazione dell'art. 5.
Si tratta di un atto politico che impegna il governo a valutare queste misure, senza proporre però una copertura economica che permetta di realizzare questo intervento, una misura assolutamente insufficiente a risolvere i problemi legati all'abitare in maniera strutturale, ma è un primo frutto delle lotte e mobilitazioni che portiamo avanti da anni, anche in questa fase di emergenza sanitaria.
Vogliamo però ribadire alcuni punti centrali delle nostre lotte e richieste fatte al governo nel corso delle ultime settimane:
E' indispensabile che venga emanato al più presto un provvedimento di sospensione del pagamento degli affitti e delle utenze per le famiglie, gli studenti fuorisede e i lavoratori precari per tutta la durata dell'emergenza sanitaria e dello stato di emergenza che è stato dichiarato in tutto il paese fino al 31 luglio.
La messa a disposizione di un Reddito di emergenza incondizionato, accessibile a tutti quelli che hanno perso il loro salario o hanno subito una riduzione di quest'ultimo e tutti coloro che sono disoccupati.
Bene che il governo valuterà la sospensione delle procedure di sfratto per nove mesi ma serve anche un provvedimento specifico che impedisca di intimare sfratti, anche successivamente, per le morosità accumulate durante questi mesi di emergenza.
Occorre abrogare subito l'articolo 5 della legge Renzi-Lupi del 2014, tramite il quale da anni viene negata la residenza e l'allaccio delle utenze domestiche a coloro che non hanno un contratto di locazione, in sostanza a tutti quelli che vivono in alloggi occupati o è senza titolo (magari perché è scaduto il contratto), fenomeno diffuso in tutto il paese a causa del caro-affitti e della carenza di edilizia pubblica!
Riteniamo che le difficoltà legate al diritto all'abitare che moltissime persone sono costrette a vivere rappresentano un problema strutturale nel nostro paese, che solo facendo scelte radicalmente diverse rispetto al passato e spostando l'attenzione dalla tutela degli interessi privati a quelli invece collettivi potranno essere affrontate:
L'abrogazione della 431/98 per fermare il libero mercato degli alloggi e l'introduzione di un canone equo per gli alloggi di civile abitazione insieme a un piano di incremento e miglioramento dell'edilizia residenziale pubblica sono essenziali per garantire il diritto alla casa e devono necessariamente essere parte fondante delle nostre lotte, come nel passato anche in futuro!
La notizia dell’approvazione dell’O.d.g. al Senato è forse la prima crepa in un muro di ingiustizia che da anni nega diritti a milioni di persone: affitti troppo alti, mancanza di soluzioni abitative pubbliche, repressione di chi si batte per un diritto fondamentale.
È ora di spingere per allargare questa crepa!
Invitiamo tutti a unirsi alla campagna nazionale che abbiamo creato insieme all'organizzazione giovanile Noi Restiamo per chiedere il blocco immediato del pagamento di affitti e utenze e diamo appuntamento alla prossima Assemblea Nazionale, che verrà comunicata nei prossimi giorni, per continuare a costruire il nostro percorso di lotta!
Asia-USB