Case invivibili e sfratti a raffica, a Roma è sempre più Emergenza Casa

Asia-Usb impedisce lo sfratto di una famiglia con due minori invalidi, ottenendo un rinvio al 13 gennaio 2026. Lo sfratto è per finita locazione e gli affittuari hanno sempre pagato i 650 euro mensili di affitto, nonostante le condizioni indecenti della casa in locazione. Urge un meccanismo di difesa degli inquilini che metta un tetto agli affitti e li ponga in relazione ai redditi percepiti. Di uguale importanza è un piano di edilizia residenziale pubblica che raddoppi il Patrimonio Erp senza consumare suolo.

Roma -

Ieri  mattina Asia-Usb è stata presente con i suoi attivisti all’esecuzione di uno sfratto per finita locazione a Roma, nel quartiere Torre Angela, ottenendo un rinvio al 13 gennaio 2026.Come semrpe la nostra presenza ha impedito che si consumasse un'ingiustizia.

Durante le fasi più concitate dell’accesso non ci siamo sottratti al confronto con la proprietà la quale ha ovviamente rivendicato il suo diritto a sfrattare poiché non sarebbe di sua competenza la tutela degli affittuari morosi, oltre che il  “sacro diritto proprietario” (espressione che ormai meriterebbe un meme da fare diventare virale) a fare ciò che si vuole dell'alloggio. Peccato però, abbiamo ribattuto, che il nucleo abbia  sempre pagato regolarmente l’affitto, per una casa in condizioni indegne tra l’altro (vedi foto). Insomma, esempio sbagliato. Il problema però non è avere ragione sulla proprietà nel caso specifico, il problema è molto più ampio, molto più grave e molto più serio. È da febbraio infatti, data in cui le è stata comunicata la disdetta del contratto di locazione, che la famiglia è alla ricerca di un appartamento in affitto, senza riuscirci visto che a Roma è ormai quasi impossibile accedere ad una locazione.

La situazione richiama dunque quello che è  uno dei grandi problemi del nostro paese: la rendita parassitaria, che mette come unico uso ammissibile del bene Casa quello di ricavarne il maggior profitto possibile, senza nessun investimento e con ricadute solo negative sull’economia e sulla collettività in generale, creando di fatto una società dove non solo gli ultimi vengono abbandonati a loro stessi, ma anche chi ha sempre pagato regolarmente l’affitto viene sfrattato,  per fare spazio a nuove forme di speculazione con affitti ben più alti.

E così Il nuovo anno inizierà con l'esecuzione dello sfratto di un nucleo composto, oltre che dai genitori, da due figli minori con disabilità. Lo sfratto sarà “solo”  uno dei tanti sfratti in calendario nel nostro paese, nonostante la narrazione mainstream, la quale vuole raccontarci che gli affitti sono cari perché non si riesce a sfrattare: una bugia nella menzogna.

E allora, per questo ribadiamo che è quanto mai necessaria una nuova legge sugli affitti come quella che abbiamo presentato a Roma  nel convegno del 14 novembre scorso ed il rilancio di un piano di edilizia interamente pubblica con acquisizione, riqualificazione ed assegnazione del patrimonio ad oggi inutilizzato ed abbandonato, secondo il principio del consumo di suolo zero.

Riportare il controllo degli affitti nell'alveo della sostenibilità economica delle famiglie e aumentare l'edilizia pubblica sono gli argini all'impoverimento del nostro paese, sempre più evidente e certificato da tutti gli enti di verifica e controllo, di qualsiasi tipo e vocazione. Il nostro saltellante Governo dovrebbe dedicare parte della sua attenzione a queste 2 milioni di famiglie in piena sofferenza, che non hanno la forza e la voglia nemmeno di sorridere e a tutti quegli altri milioni di nuclei che ogni giorno scivolano inesorabilmente verso la povertà reale ed abitativa.

Asia-Usb Roma