Dalmine (BG): una mattinata di ordinaria follia
Il picchetto solidale non è indietreggiato di un passo ed ha ottenuto un buon rinvio. Urgono però soluzioni strutturali alla questione abitativa.
Questa mattina siamo stati al fianco di una giovane donna e dei suoi due figli minori a Dalmine, per la prima uscita dell'Ufficiale Giudiziaria per l'esecuzione di sfratto. Dopo una lunga discussione con l'avvocata della proprietà siamo riusciti ad ottenere un rinvio fino al 4 Ottobre 2024 e ovviamente continueremo a sollecitare l'amministrazione comunale di Dalmine per trovare una soluzione per questo nucleo familiare.
Ma oggi ci vogliamo soffermare su come si è svolto l'accesso dell'Ufficiale Giudiziaria. Si è presentata accompagnata da quattro Carabinieri, una volante di vigili urbani ed una macchina della Digos che continuava a passare davanti all'abitazione. Troppe volte si è cercato di trasformare la vera natura di un disagio sociale in una questione di pubblica sicurezza. Ormai la presenza del nostro sindacato è diventata un problema serio per i padroni e le amministrazioni comunali che nulla fanno per aiutare le famiglie.
Oggi vedere quegli occhi di madre stanca e abbandonata al suo destino tra lavori usuranti, stipendi da fame e due minori a cui badare. Un nucleo che, in questo Stato di diritto, dovrebbe trovare conforto ed essere aiutato dalle istituzioni. Succede invece che, agli occhi delle istituzioni, in quella casa questa mattina c'era una pericolosa mamma e due minori pronti a trasformarsi i due terribili draghi accompagnati da quattro folli del Sindacato Asia appena usciti dalla foresta di Sherwood, pronti a portare caos nelle case dei padroni, ci viene in mente solo questo per poter giustificare la presenza di un tale dispiegamento di forza pubblica.
Su una cosa hanno sicuramente ragione non lasciamo persone per strada, al costo di armarci di tende e presidiare i Comuni per giorni. Per ora le tende rimangono nel cofano delle nostre macchine ma, come noi, sono sempre pronte.
SCHIAVI MAI!
Asia-Usb Bergamo