Decreto Casa, 340 emendamenti presentati. Imu dimezzata per affitti a canone concordato

Roma -

Allo studio l'ampliamento della platea che può accedere alla cedolare secca del 10% e modifiche alla disposizione anti-abusivi

Martedì 29 Aprile 2014

Ampliare la platea di accesso al canone concordato e alla cedolare secca del 10% (includendo in primis i Comuni oggetto di calamità naturali); dimezzare l'Imu come ulteriore incentivo per i canoni concordati; estendere ai Comuni la possibilità di vendere gli alloggi e di accedere al fondo da 500 milioni previsto per la ristrutturazione degli alloggi Iacp; vincolare i fondi derivanti dalle dismissioni al riutilizzo a fini abitativi.

Sono alcune delle proposte di modifica al decreto-legge n. 47/2014 (“Misure urgenti per l'emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015”), in parte già formalizzate in parte ancora in corso di valutazione da parte dei relatori, i senatori Stefano Esposito (Pd) e Franco Mirabelli (Pd), che sono al lavoro su un pacchetto di una decina di proposte.

Sono circa 340 gli emendamenti presentati nelle commissioni Lavori Pubblici e Ambiente del Senato. Lo ha riferito Mirabelli aggiungendo che c'è una valutazione in corso anche per straordinari e contratti a tempo determinato del Comune di Milano per l'Expo.

Correzioni alla norma anti-abusivi

Sul fronte casa, novità in vista ci sono sulla norma del decreto che prevede il divieto di allacciamento ai pubblici servizi, come elettricità e acqua, per chi occupa abusivamente un immobile. "Io credo che si debba migliorare quel testo - spiega Mirabelli aggiungendo che un emendamento che va in questa direzione lo ha presentato il Pd - si deve applicare a chi ha effettuato un'effrazione e ha occupato un immobile togliendolo ad un'altra famiglia che ne aveva diritto; il divieto non deve essere retroattivo e quindi deve riguardare solo le occupazioni da adesso in poi; e bisogna invertire la prospettiva: devono cioè essere le società di pubblici servizi ad assicurarsi che chi chiede un'utenza abbia titolarità per stare in quell'abitazione".

Imu e cedolare secca

Sono già stati formalizzati dai relatori anche gli emendamenti sulla estensione ai Comuni delle norme pro-Iacp, mentre sull'estensione della platea per accedere al canone concordato e la cedolare secca del 10% e l'intervento sull'Imu ci sono emendamenti proposti da parte di singoli senatori "ma non c'è ancora la soluzione", riferisce Mirabelli. Nello specifico, tra le proposte che i relatori pensano di presentare vi è una norma per ridurre l'Imu a chi applica il canone concordato e la cedolare secca del 10% e un'altra per allargare la platea (che ora riguarda solo i Comuni ad alta intensità abitativa) cui si può applicare la cedolare secca del 10% estendendo questa possibilità per esempio ai Comuni che hanno subito calamità naturali. In particolare, sull'Imu, è allo studio la copertura dei "circa 90 milioni" di costo e c'è la necessità di "concordare con i Comuni le modalità" ma c'è, aggiunge il senatore, "la volontà di Governo e relatori" di procedere in questa direzione. Tra gli emendamenti firmati dai relatori la possibilità estesa anche ai Comuni (non solo quindi per gli Iacp) di accedere al fondo per ristrutturare gli alloggi popolari e disposizioni per rendere la procedura "più rapida affinché vengano messe al più presto a disposizione" le abitazioni, sottolinea Mirabelli. E ancora: che le vendite possano essere effettuate anche dai Comuni purché "i proventi vengano destinati esclusivamente a realizzare nuovi appartamenti".

Per quanto riguarda la possibilità da parte degli Iacp e dei Comuni di vendere e recuperare alloggi, è stata inoltre presentata una proposta per accelerare i tempi.

Expo

Sul versante Expo la richiesta è arrivata dal Comune di Milano, riferisce Mirabelli: "ora dobbiamo sentire l'opinione del Governo e verificare se servono coperture e, nel caso, se ci sono".

Da oggi pomeriggio le proposte saranno al vaglio delle due Commissioni. Al momento però, si apprende, non si profila la possibilità di un maxiemendamento.

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