Dopo la strage di Firenze, retata al Vittorio Arrigoni a Palermo. Chiuso un centro di aggregazione in una zona popolare.
Pubblicato da Francesco Quartararo il 20 dicembre 2011 10:33
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Il dopoposcuola popolare, attività ludiche per bambini, iniziative antirazziste nel quartiere, tutte attività considerate illecite
L’Italia è un paese davvero strano. Dopo aver scoperto, in maniera tragica e violenta che l’Italia è attraversata da un profondo sentimento anti-razzista che ha permesso a gente come Casseri di operare in un giorno di ordinaria follia a Firenze, a Palermo ad essere sgomberato non è stato uno dei tanti centri di Casa Pound presenti sul suolo italiano, ma il più giovane centro sociale, recuperato da uno spazio abbandonato da un decennio nel difficile quartiere dell’Albergheria. Ieri una task force congiunta di polizia e carabinieri ha ordinato lo sgombero. Ecco le parole dei gestori del centro sociale “Vittorio Arrigoni”, noto anche come Viklab:
Noi non ci arrendiamo! Il quartiere albergheria ha la necessità di luoghi come il laboratorio Arrigoni, luoghi di socialità altra e aggregazione popolare ,continueremo a liberare spazi abbandonati,perchè è giusto ricordarlo l’ex fabbrica Pensabene era uno spazio abbandonato da più di 10 anni lasciato al degrado e luogo di spaccio e consumo di eroina che per anni ha reso inaccessibile il passaggio agli abitanti in questa zona.
Per rispondere a questo stato di cose e cambiarlo cosi’ circa un anno fa, lavoratori, precari, studenti nel maggio del 2011 si sono armati di scope, palette, mascherine e pale per togliere migliaia di siringhe sia dentro gli spazi del Viklab che esternamente,forti dell’idea che fosse giusto ripulire e riqualificare una zona del quartiere albergheria cercando di renderlo vivibile ed utilizzabile per i suoi abitanti
E nonostante questo il Viklab uno spazio vivo,uno spazio essenziale per quel quartiere viene sgomberato, forse vogliono cancellare questo tipo di esperienza? Forse siamo scomodi per gli speculatori che vogliono mettere le mani sullo spazio?
Un altro segnale importante di questa mattina che spiega bene gli interessi che difende la questura: una signora del quartiere che vive in una casa adiacente al Viklab che aveva effettuato un collegamento abusivo dell’acqua a quello che utilizzava il laboratorio per l’impossibilità di poter pagare le bollette che sempre più aumentano, e’ stata denunciata dalla polizia per allaccio abusivo.
Forse la ragione vera dello sgombero sta proprio nell’interesse a riqualificare una zona abbandonata della città e che ora inizia a far gola ad una serie di costruttori, mentre la miccia che ha portato la questura ad intervenire è sicuramente l’allaccio abusivo segnalato dagli stessi gestori del centro sociale. Ma se davvero il centro era utile al quartiere, non si poteva avvisare prima? Non era meglio attendere il passaggio di Babbo Natale?
A proposito, anche Babbo Natale, pur se precario, ha lasciato ieri i suoi doni in giro per la città.