DOPO L'INCONTRO CON GLI INQUILINI RESISTENTI ALEMANNO HA SCRITTO A PREFETTO E QUESTORE PER CHIEDERE IL BLOCCO DEGLI SFRATTI.
OMR0198 3 POL TXT Omniroma-CASA, ALEMANNO A PREFETTO E QUESTORE: FERMARE SFRATTI, RISCHI ORDINE PUBBLICO
(OMNIROMA) Roma, 19 GIU - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha scritto oggi al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, e al Questore, Fulvio Della Rocca, in merito alle procedure di dismissione dei patrimoni immobiliari degli Enti privatizzati ex decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509. Lo rende noto il Campidoglio. Di seguito il testo della missiva: «Si porta nuovamente alla massima attenzione delle SS.LL. la delicata problematica delle procedure di dismissione, ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, da parte degli enti previdenziali privatizzati (Enasarco, Empam, etc.) degli immobili di proprietà, di cui gran parte insistenti nel Comune di Roma, materia questa che sta generando una gravissima situazione di disagio a carico degli inquilini di detti enti. La situazione di disagio deriva da un lato dal rinnovo dei contratti di locazione con imposizione di rilevanti aumenti dei canoni, con conseguente rischio di sfratto e aggravamento dell'emergenza abitativa già in atto nella Capitale per tutti i soggetti con basso reddito che non si trovano nella condizione di poterli accettare; dall'altro, dalle modalità di determinazione dei valori di vendita da alcuni degli stessi enti intraprese, che, seppur attuative delle disposizioni normative di riferimento, costituiscono, nell'attuale congiuntura economica, un serio ostacolo all'acquisto degli immobili per la gran parte degli inquilini. Roma Capitale, che non poteva non farsi carico della questione afferendo la problematica al proprio territorio, si è quindi attivata, come conosciuto, proponendo l'istituzione di Tavolo tecnico istituzionale al fine di individuare ogni rimedio utile al superamento o mitigazione della descritta situazione. Il Tavolo tecnico, composto dai rappresentanti del Ministero del lavoro, del Ministero delle infrastrutture, del Ministero dell'economia, di Roma Capitale e della Prefettura di Roma, nel corso delle riunioni svoltesi il 13 marzo e il 28 maggio 2012, ha concordato sulla rilevanza sociale della tematica, nonché sulla sua specifica riferibilità al territorio di Roma Capitale, ma ha, al contempo, dovuto registrare che la legislazione vigente in materia lascia pochi margini di manovra per eventuali interventi in via amministrativa, stante sia la previsione ope legis della determinazione dei valori di vendita alla stregua dei prezzi di mercato, sia l'autonomia gestionale di cui gli enti in parola sono dotati. Ciò che, tra l'altro, ha comportato l'estrema diversificazione delle scelte a monte delle procedure attuative delle dismissioni, con la conseguenza di rendere vieppiù complessa la possibilità di intravedere un percorso solutivo equo ed univoco. Non pare dubbio, pertanto, che, al fine di conciliare le finalità pubblicistiche perseguite da detti enti mediante le dismissioni con l'intento - reso imprescindibile dall'emergenza abitativa già in atto - di attuare correttivi finalizzati ad assicurare una politica che rispetti prioritariamente le esigenze delle fasce di popolazione più deboli, la questione debba essere affrontata in via legislativa. Al riguardo, si ricorda che presso la Camera dei Deputati già pende una mozione (allegata) che impegna il Governo ad intervenire nel più breve tempo possibile per garantire, tra altro, una maggior tutela della posizione degli inquilini degli enti previdenziali privatizzati. Nelle more del raggiungimento dell'auspicata modifica della normativa vigente, nonché dell'obiettivo, fatto proprio dal predetto Tavolo tecnico, di cooptare gli Enti interessati dalle dismissioni nell'ambito dei propri lavori, al fine di pervenire, al contempo, ad una più approfondita valutazione degli elementi inerenti le diversificate strategie delle dismissioni e di stimolare in via di moral suasion, ove possibile ed utile, l'autonoma adozione di correttivi delle procedure di dismissione da parte degli Enti stessi, è imprescindibile assicurare che le future necessarie soluzioni volte a fronteggiare la problematica in parola non siano vanificate da eventi imminenti. Mi riferisco, in particolare, alla esecuzione di sfratti per morosità dagli immobili in parola, derivante come sopra detto dal rilevantissimo aumento dei canoni di locazione, che riguarda un elevato numero di residenti nel territorio della Capitale (60 mila famiglie in Italia, di cui oltre il 70% a Roma). È evidente, dunque, che la eventuale esecuzione degli sfratti, oltre ad aggravare drammaticamente la conosciuta emergenza abitativa già in atto nella Capitale, causerebbe insostenibili oggettivi riflessi di ordine pubblico di ampia portata, pregiudicando inoltre gli interessi e le aspettative di quanti hanno confidato, tenuto conto delle conosciute limitate disponibilità finanziarie, su una generale politica abitativa nazionale improntata ai valori dello sviluppo e dell'equità, e che si ritrovano, oggi, privi di quella tutela che sarebbe, invece, vieppiù imposta, tenuto anche conto dell'attuale congiuntura economica. Nel rappresentare, così, il perdurante e forte impegno di questa Amministrazione teso alla individuazione con le Amministrazioni centrali e territoriali competenti nella materia di ogni possibile soluzione utile ad affrontare a regime la problematica in discorso, si confida che le SS.LL., con la sensibilità sempre dimostrata nell'affrontare le comuni problematiche istituzionali, possano condividere quanto rappresentato, assicurando, nell'ambito delle proprie competenze, ogni legittimo intervento volto ad escludere situazioni che possano determinare prevedibili tensioni sociali e conseguenti rilevanti problematiche di ordine pubblico difficilmente contenibili o risolvibili». red 192020 GIU
CRO S43 QBXL CASA: DISMISSIONI ENTI,ALEMANNO SCRIVE A PREFETTO E QUESTORE SERVE LEGGE MA INTERVENIRE PER EVITARE TENSIONI SOCIALI
(ANSA) - ROMA, 19 GIU - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha scritto oggi al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, e al Questore, Fulvio Della Rocca, in merito alle procedure di dismissione dei patrimoni immobiliari degli Enti privatizzati ex decreto legislativo 30 giugno 1994, 509. Nella lettara Alemanno parla di «immobili di proprietà, di cui gran parte insistenti nel Comune di Roma, materia che sta generando una gravissima situazione di disagio a carico degli inquilini di detti enti. La situazione di disagio deriva da un lato dal rinnovo dei contratti di locazione con imposizione di rilevanti aumenti dei canoni, con conseguente rischio di sfratto e aggravamento dell'emergenza abitativa già in atto nella Capitale per tutti i soggetti con basso reddito che non si trovano nella condizione di poterli accettare; dall'altro, dalle modalità di determinazione dei valori di vendita da alcuni degli stessi enti intraprese, che, seppur attuative delle disposizioni normative di riferimento, costituiscono, nell'attuale congiuntura economica, un serio ostacolo all'acquisto degli immobili per la gran parte degli inquilini». Alemanno parla della proposta di «attivare un Tavolo tecnico istituzionale per individuare ogni rimedio utile al superamento o mitigazione della situazione. Il Tavolo, composto dai rappresentanti del Ministero del lavoro, delle infrastrutture, dell'economia, di Roma Capitale e Prefettura di Roma, nel corso delle riunioni del 13 marzo e 28 maggio 2012, ha concordato sulla rilevanza sociale della tematica ma ha, al contempo, dovuto registrare che la legislazione vigente in materia lascia pochi margini di manovra per eventuali interventi in via amministrativa, stante sia la previsione ope legis della determinazione dei valori di vendita alla stregua dei prezzi di mercato, sia l'autonomia gestionale di cui gli enti in parola sono dotati. Ciò che, tra l'altro, ha comportato l'estrema diversificazione delle scelte a monte delle procedure attuative delle dismissioni, con la conseguenza di rendere vieppiù complessa la possibilità di intravedere un percorso solutivo equo ed univoco». Per questi motivi per il sindaco «la questione deve essere affrontata in via legislativa. Al riguardo, si ricorda che presso la Camera dei Deputati già pende una mozione (allegata) che impegna il Governo ad intervenire nel pi— breve tempo possibile per garantire, tra altro, una maggior tutela della posizione degli inquilini degli enti previdenziali privatizzati. Nelle more del raggiungimento dell'auspicata modifica della normativa vigente, nonchè dell'obiettivo, fatto proprio dal predetto Tavolo tecnico, di cooptare gli Enti interessati dalle dismissioni nell'ambito dei propri lavori è imprescindibile assicurare che le future necessarie soluzioni per fronteggiare la problematica in parola non siano vanificate da eventi imminenti. Mi riferisco, in particolare, alla esecuzione di sfratti per morosit… dagli immobili in parola, derivante come sopra detto dal rilevantissimo aumento dei canoni di locazione, che riguarda un elevato numero di residenti nel territorio della Capitale (60mila famiglie in Italia, di cui oltre il 70% a Roma). È evidente, dunque, che la eventuale esecuzione degli sfratti, oltre ad aggravare drammaticamente la conosciuta emergenza abitativa già in atto nella Capitale, causerebbe insostenibili oggettivi riflessi di ordine pubblico di ampia portata, pregiudicando inoltre gli interessi e le aspettative di quanti hanno confidato, tenuto conto delle conosciute limitate disponibilit… finanziarie, su una generale politica abitativa nazionale improntata ai valori dello sviluppo e dell'equit…, e che si ritrovano, oggi, privi di quella tutela che sarebbe, invece, vieppiù imposta, tenuto anche conto dell'attuale congiuntura economica». Alemanno si augura che prefetto e questore possano assicurare «ogni legittimo intervento volto ad escludere situazioni che possano determinare prevedibili tensioni sociali e conseguenti rilevanti problematiche di ordine pubblico difficilmente contenibili o risolvibili».(ANSA). TAG 19-GIU-12 21:09 NNN
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ROMA: DISMISSIONI EX ENTI PREVIDENZIALI, ALEMANNO SCRIVE A PREFETTO E QUESTORE
= Roma, 19 giu. - (Adnkronos) - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha scritto oggi al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, e al Questore, Fulvio Della Rocca, in merito alle procedure di dismissione dei patrimoni immobiliari degli Enti privatizzati. «Si porta nuovamente alla massima attenzione delle SS.LL. - si legge nella missiva - la delicata problematica delle procedure di dismissione, ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, da parte degli enti previdenziali privatizzati (Enasarco, Empam, etc.) degli immobili di proprietà, di cui gran parte insistenti nel Comune di Roma, materia questa che sta generando una gravissima situazione di disagio a carico degli inquilini di detti enti». «La situazione di disagio - prosegue - deriva da un lato dal rinnovo dei contratti di locazione con imposizione di rilevanti aumenti dei canoni, con conseguente rischio di sfratto e aggravamento dell'emergenza abitativa già in atto nella Capitale per tutti i soggetti con basso reddito che non si trovano nella condizione di poterli accettare; dall'altro, dalle modalità di determinazione dei valori di vendita da alcuni degli stessi enti intraprese, che, seppur attuative delle disposizioni normative di riferimento, costituiscono, nell'attuale congiuntura economica, un serio ostacolo all'acquisto degli immobili per la gran parte degli inquilini». (segue) (Rre/Ct/Adnkronos) 19-GIU-12 21:25 NNN
ROMA: DISMISSIONI EX ENTI PREVIDENZIALI, ALEMANNO SCRIVE A PREFETTO E QUESTORE
(2) = (Adnkronos) - «Roma Capitale - prosegue la lettera - che non poteva non farsi carico della questione afferendo la problematica al proprio territorio, si è quindi attivata, come conosciuto, proponendo l'istituzione di Tavolo tecnico istituzionale al fine di individuare ogni rimedio utile al superamento o mitigazione della descritta situazione». «Il Tavolo tecnico, composto dai rappresentanti del Ministero del lavoro, del Ministero delle infrastrutture, del Ministero dell'economia, di Roma Capitale e della Prefettura di Roma - continua la lettera - nel corso delle riunioni svoltesi il 13 marzo e il 28 maggio 2012, ha concordato sulla rilevanza sociale della tematica, nonchè sulla sua specifica riferibilità al territorio di Roma Capitale, ma ha, al contempo, dovuto registrare che la legislazione vigente in materia lascia pochi margini di manovra per eventuali interventi in via amministrativa, stante sia la previsione ope legis della determinazione dei valori di vendita alla stregua dei prezzi di mercato, sia l'autonomia gestionale di cui gli enti in parola sono dotati». «Ciò che, tra l'altro, ha comportato l'estrema diversificazione delle scelte a monte delle procedure attuative delle dismissioni, con la conseguenza di rendere vieppiù complessa la possibilità di intravedere un percorso solutivo equo ed univoco - prosegue - Non pare dubbio, pertanto, che, al fine di conciliare le finalità pubblicistiche perseguite da detti enti mediante le dismissioni con l'intento, reso imprescindibile dall'emergenza abitativa già in atto, di attuare correttivi finalizzati ad assicurare una politica che rispetti prioritariamente le esigenze delle fasce di popolazione più deboli, la questione debba essere affrontata in via legislativa». (segue) (Rre/Ct/Adnkronos) 19-GIU-12 21:25 NNN
ROMA: DISMISSIONI EX ENTI PREVIDENZIALI, ALEMANNO SCRIVE A PREFETTO E QUESTORE (4) =
(Adnkronos) - «È evidente, dunque, che la eventuale esecuzione degli sfratti, oltre ad aggravare drammaticamente la conosciuta emergenza abitativa già in atto nella Capitale - prosegue la missiva - causerebbe insostenibili oggettivi riflessi di ordine pubblico di ampia portata, pregiudicando inoltre gli interessi e le aspettative di quanti hanno confidato, tenuto conto delle conosciute limitate disponibilità finanziarie, su una generale politica abitativa nazionale improntata ai valori dello sviluppo e dell'equità, e che si ritrovano, oggi, privi di quella tutela che sarebbe, invece, vieppiù imposta, tenuto anche conto dell'attuale congiuntura economica». «Nel rappresentare, così, il perdurante e forte impegno di questa Amministrazione teso alla individuazione con le Amministrazioni centrali e territoriali competenti nella materia di ogni possibile soluzione utile ad affrontare a regime la problematica in discorso - conclude la lettera - si confida che le SS.LL., con la sensibilità sempre dimostrata nell'affrontare le comuni problematiche istituzionali, possano condividere quanto rappresentato, assicurando, nell'ambito delle proprie competenze, ogni legittimo intervento volto ad escludere situazioni che possano determinare prevedibili tensioni sociali e conseguenti rilevanti problematiche di ordine pubblico difficilmente contenibili o risolvibili». (Rre/Ct/Adnkronos) 19-GIU-12 21:29 NNN
IL CASO
Sfratti, Alemanno scrive al prefetto
"Fermatevi. Troviamo una soluzione"
Il primo cittadino interviene in favore degli inquilini delle case popolari, che alla lettera di avviso hanno iniziato lo sciopero della fame. Proposto un tavolo con prefetto e questura
l sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha scritto oggi al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, e al questore, Fulvio Della Rocca, in merito alle procedure di sfratto nelle case popolari. Alcuni abitanti davanti alla richiesta di dislocazione hanno iniziato lo sciopero della fame.
Nella lettera Alemanno parla di "immobili di proprietà, di cui gran parte insistenti nel comune di Roma, materia che sta generando una gravissima situazione di disagio a carico degli inquilini. La situazione di disagio deriva da un lato dal rinnovo dei contratti di locazione con imposizione di rilevanti aumenti dei canoni, con conseguente rischio di sfratto e aggravamento dell'emergenza abitativa per tutti i soggetti con basso reddito che non si trovano nella condizione di poterli accettare; dall'altro, dalle modalità di determinazione dei valori di vendita da alcuni degli stessi enti intraprese, che, seppur attuative delle disposizioni normative di riferimento, costituiscono, nell'attuale congiuntura economica, un serio ostacolo all'acquisto degli immobili per la gran parte degli inquilini".
Il sindaco ha lanciato la possibilità di un tavolo per torvare una soluzione. Sempre secondo lui "la questione deve essere affrontata in via legislativa. Al riguardo, si ricorda che presso la Camera dei Deputati già pende una mozione (allegata) che impegna il Governo ad intervenire nel più breve tempo possibile per garantire, tra altro, una maggior tutela della posizione degli inquilini degli enti previdenziali privatizzati"
Da Repubblica.it del 20 giugno 2012:
Le Agenzie uscite il 19 giugno 2012