EMERGENZA ABITATIVA IN PROVINCIA

Bologna -

Si estende la precarietà abitativa in tutta la regione.

 

Ieri martedì 24 maggio a Imola (Bologna) si è tenuto un presidio organizzato dall’ASIA in occasione di uno sfratto per morosità. La famiglia composta da quattro persone di cui due minori, non avendo soluzioni, si era chiusa dentro casa non facendo entrare l’ufficiale giudiziario e le forze dell’ordine, mentre gli attivisti del sindacato erano fuori dalla porta per ottenere il rinvio o una soluzione.

Il padre, da mesi senza lavoro insieme ai colleghi della Mediterranea Impianti, un’ azienda che ha illegittimamente licenziato una quindicina di lavoratori, non aveva più potuto pagare l’affitto.

Attraverso la mobilitazione dell’ASIA-USB si è smossa l’Amministrazione Comunale e il Servizio Sociale arrivando alla proposta di un’ospitalità prolungata a spese del Servizio, che il nucleo famigliare ha accettato, ottenendo così una soluzione.

Nonostante il presidio di oggi abbia portato un passo avanti, siamo ben lontani dalla risoluzione del problema. Innanzitutto per la sistematica scarsità di alloggi popolari non solo a Imola ma in tutta la provincia di Bologna, attualmente insufficienti sia per la soddisfazione del bisogno generale di casa, sia per la gestione dell’emergenza. Anche a Imola gli alloggi di emergenza sono quasi tutti già assegnati.

Si è, inoltre, configurato un ulteriore problema specifico, relativo ai cittadini stranieri che chiedono di accedere al bando comunale per l’assegnazione di alloggi e.r.p. L’Amministrazione ha, infatti, deciso di escludere dal bando i titolari del permesso CE per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno) che non svolgono attività lavorativa, interpretando in maniera illegittima e discriminatoria il TU immigrazione e la direttiva europea sui soggiornanti di lungo periodo.

AS.I.A insieme ad ASGI (associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione) sta inviando all’Amministrazione comunale di Imola la richiesta di applicare correttamente il diritto europeo e la normativa nazionale ed è in attesa di risposta da parte dell’Ente, così eliminando e/o evitando ogni illegittima discriminazione.

Ribadiamo la necessità di un Piano straordinario di Edilizia popolare in tutta la Regione che rilanci il patrimonio pubblico e dia la possibilità ai Comuni di garantire il diritto alla casa ai lavoratori e ai settori popolari.

 

ASIA-USB prov. di Bologna

bologna.asia@usb.it

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