Emergenza abitativa, stop agli sgomberi per i senzacasa di Palermo

di Palermomania.it

Articolo inserito il: 19/06/2014

Palermo -

Dopo giorni di protesta e sit-in davanti Palazzo delle Aquile, il problema è stato affrontato nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio comunale ha deciso di utilizzare anche vecchie caserme per ospitare le famiglie

Blocco di sfratti e sgomberi almeno per un anno, requisizione del patrimonio immobiliare di varie Ipab, revoca dell'assegnazione o non rinnovo della stessa di tutti quegli alloggi di proprietà comunale o confiscati alla mafia in favore di associazioni, circoli o altro genere e il blocco di tutte quelle assegnazioni in corso di altri eventuali alloggi e di tutto ciò che può essere utilizzato a fini abitativi. Sono queste le principali “conquiste” ottenute dai senza casa di Palermo nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio comunale proprio sul tema dell’emergenza abitativa.

Dopo giorni di protesta, con l’occupazione di piazza della Vergogna (dove dall’inizio del mese è stata costituita una vera e propria tendopoli, ndr), il Comitato di lotta per la casa 12 luglio ritiene “importante l’esito del Consiglio comunale, dal momento che adesso anche l’Amministrazione e il sindaco Orlando si sono resi conto che non si può più temporeggiare”.

Dopo il dibattito in Aula, il dispositivo conclusivo, letto dal primo cittadino e che sarà approvato nella prossima seduta di Consiglio comunale, prevede, oltre a quanto detto in precedenza, anche la possibilità di utilizzare le caserme dismesse per ospitare le famiglie in emergenza abitativa.

Inoltre, saranno censiti e utilizzati tutti gli alloggi confiscati alla mafia nella disponibilità dell'Amministrazione comunale.

Come Comitato di lotta per la casa 12 luglio  - si legge in una nota - riteniamo positivo il risultato ottenuto oggi, anche se, siamo consapevoli che altri passaggi importanti vanno fatti e sollecitati, sicuramente chiederemo un'accelerazione sulla convocazione del tavolo tecnico-politico sull'emergenza abitativa, monitoreremo passo dopo passo cosa si muoverà nei prossimi giorni e sopratutto chiederemo una soluzione, in tempi brevissimi, per le famiglie che sono accampate, ormai da 20 giorni, sotto Palazzo delle Aquile. Riteniamo che la pressione che il Comitato di lotta, insieme alle famiglie, ha esercitato nei confronti dell'amministrazione comunale sia stata efficace e puntuale. Chiaramente - conclude la nota - non arretreremo di un passo e continueremo con la nostra azione di pressione, anche di piazza, con la piena condivisione di tutte quelle famiglie che hanno ritrovato la voglia e la determinazione di continuare a lottare per il riconoscimento  dei propri diritti”.