Emergenza casa, ecco il piano in 10 punti del Comune di Palermo
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Politica 21 gennaio 2014
di Manlio Viola
beni confiscati, caserme, buono casa, canoni sociali
Tutti in piazza davanti la prefettura di Palermo per rivendicare il diritto alla casa. Dopo mesi di occupazioni abusive, tentativi di suicidio e l’annuncio del ricorso all’uso delle caserme per fronteggiare il problema senza poi che l’idea abbia avuto seguito, arriva il piano in dieci punti dell’amministrazione comunale di Palermo.
“Quello dell’emergenza abitativa e delle emergenze sociali ad essa connesse – dicono il sindaco Leoluca Orlando e l’Assessore Agnese Ciulla – è uno dei temi su cui maggiore è l’attenzione dell’Amministrazione fin dall’insediamento, nell’ottica di dare risposte quanto più possibile rispondenti all’emergenza e allo stesso tempo individuare soluzioni progettuali di medio-lungo termine”.
Il piano è stato trasmesso al prefetto Cannizzo proprio nel giorno in cui il Comitato di Lotta Prendocasa e il Comitato di lotta per la casa 12 luglio protestano davanti alla sede della Prefettura di Palermo.
Il piano comunale parte dalla necessità di “istituire un Tavolo tecnico, presso la Prefettura di Palermo, per la emergenza abitativa in Città e relativa pianificazione di interventi coordinati fra tutti gli Enti Istituzionali competenti, fra cui la Regione”. In secondo luogo “è opportuno – scrive Orlando – che vi sia un collegamento di detto Tavolo tecnico con la Cabina di regia nazionale su Emergenze e nuove povertà, istituita presso il Ministero delle Politiche Sociali, alla quale il Comune di Palermo partecipa con un proprio rappresentante”.
“Il Comune continuerà a mettere a disposizione gli immobili di proprietà – promette l’amministrazione – nonché beni confiscati alla mafia, destinati all’emergenza abitativa, anche se tutto ciò non basta a risolvere il problema. E’ in fase di avvio un processo di sviluppo di interventi attraverso il ’social housing’, nell’ambito di piani di riqualificazione di aree già edificate del Comune. È opportuno coinvolgere ulteriori enti pubblici e sollecitare l’amministrazione regionale ad applicare la normativa vigente. Si ribadisce, inoltre, la necessità di interventi normativi a sostegno di edilizia popolare e convenzionata anche attraverso la riconversione di aree industriali degradate, senza consumo di suolo”.
“Il Consiglio comunale – annunciano Orlando e la Ciulla – ha adottato un provvedimento per favorire l’insediamento di edilizia cooperativa in città aumentando le aree a ciò destinate. E’ necessario intervenire in termini legislativi, al livello regionale, per permettere e stimolare l’auto recupero di immobili di proprietà pubblica ricadenti nel territorio comunale, da parte di
potenziali assegnatari, anche con il contributo di altri Enti”.
Orlando torna, poi, proprio sull’uso dei beni di provenienza militare “Si sta operando affinché possano essere trasferiti dei beni immobili del Demanio Militare all’Amministrazione comunale. E’ necessaria una modifica normativa sugli sfratti, che superi la logica emergenziale del ‘blocco degli sfratti’. Va modificata – infine – la fiscalità per immobili utilizzati per locazioni con canoni sociali”.
In ultimo il Comune è impegnato a rafforzare e sostenere lo strumento del contributo alloggiativo sulla scia delle migliori esperienze europee.