Emergenza casa: famiglie con bimbi occupano due palazzi in Borgo Bosazza
Stamattina alcune famiglie che hanno subito lo sfratto o già in strada hanno occupato due palazzine abbandonate da anni in Borgo Bosazza, nel cuore del quartiere Oltretorrente. Più di cento attivisti e attiviste verso le ore 7 hanno supportato l'ingresso dei nuclei familiari
Ci sono anche donne con bambini in situazione di emergenza alloggiativa tra le persone che stamattina hanno occupato due palazzine abbandonate da anni in Borgo Bosazza, nel cuore del quartiere Oltretorrente. Due grandi spazi lasciati all'abbandono e all'incuria. A Parma, come in provincia, gli sfratti aumentano e sempre più famiglie, anche italiane, si trovano a dover fare i conti con la mancanza di un posto in cui vivere e il distacco delle utenze.
Più di cento attivisti e attiviste di Rete Diritti in Casa, Art Lab e Sovescio, verso le ore 7 hanno supportato l'ingresso dei nuclei familiari che, in condizione di necessità, cercano un riparo per il periodo invernale. Sul posto sono giunte alcune volanti della Polizia e auto dei Carabinieri verso le ore 8. Alle ore 9 la situazione era tranquilla: i manifestanti hanno bloccato i due ingressi, tra cui quello di via d'Azeglio per circa un'ora. Gli uomini della Digos sono sul posto e sono in corso trattative per le famiglie che sono entrate in occupazione.
LA NOTA DEGLI ATTIVISTI. Stamattina diversi nuclei famigliari hanno occupato alcuni appartamenti lasciati marcire da anni in Borgo Bosazza.
Chi ha occupato? Gli occupanti sono famiglie e single, che sono in attesa di casa popolare. Purtroppo le politiche sociali non sono una priorità per il Paese da ormai tanti anni. In un periodo di crisi come questo le case popolari andrebbero costruite, non vendute, ma per mancanza di buon senso o malafede i nostri governanti la pensano diversamente. La casa è una necessità per tutti e queste persone agiscono per garantirsi questo diritto.
Perchè lo hanno fatto? Perchè la casa è una necessità, e non si può rischiare di morire di freddo mentre tante case vengono tenute chiuse. E' più responsabile il padre che sceglie di vivere in strada o chi prova comunque a garantire un tetto alla sua famiglia? Queste famiglie hanno scelto e hanno deciso che l'occupazione è l'unica, e ultima, possibilità per provare a vivere in maniera degna.
Chi è il proprietario? Il proprietario è uno speculatore. Anzi una famiglia di speculatori. Sono persone che comprano case per poi chiuderle, per far sì che i prezzi degli affitti rimangano alti, per aver dei beni da usare come garanzia in banca, altre volte anche solo per avidità. Ora gli accaparratori e gli speculatori non ci sono mai piaciuti. Ma riteniamo che questi siano quelli della razza peggiore. Chi specula sui beni primari (cibo, acqua, casa) specula direttamente sulle nostre vite e questo non ci piace. Rigettiamo questi meccanismi iniqui che permettono a pochi di arricchirsi sulle spalle di tanti, sul lavoro degli altri: sono questi i veri parassiti della città.
Potrebbe interessarti: E le case? Le case erano abbandonate da anni, murate, umide e sporche. Ora ritorneranno a vivere, ad essere riscaldate e pulite. Borgo Bosazza tornerà ad essere animato da tanti bellissimi bambini. La Rete Diritti in Casa, Art Lab Occupato e Spa Sovescio appoggiano e sostengono attivamente queste due occupazioni in Borgo Bosazza. Siamo al fianco di chi lotta contro questa società ingiusta, in difesa della libertà e della dignità, a testa alta contro gli speculatori, costruendo un futuro di giustizia e eguaglianza. Siamo al fianco di tutti i fratelli e le sorelle che in questi giorni, durante la settimana europea per il diritto alla casa e alla città , animano le strade e le piazze di decine di città d'Europa per garantire il diritto all'abitare. Invitiamo tutti per un pranzo sociale in B.go Bosazza a partire dalle 12:30 (ad offerta).“
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