EMERGENZA CASA, SGOMBERI 'CONGELATI' NELLA CAPITALE
I movimenti di lotta per la casa hanno ottenuto il blocco nell'incontro di ieri al Campidoglio
da www.repubblica.it
Si è aperto in prefettura il tavolo interistituzionale sull'emergenza casa, un vertice presieduto dal prefetto Giuseppe Pecoraro che delineerà un programma condiviso per risolvere una questione aperta da anni e che ha raggiunto negli ultimi mesi dimensioni preoccupanti..
In attesa degli esiti del tavolo che ha cominciato il suo lavoro, così è stato deciso, non saranno effettuati sgomberi delle strutture occupate della città. All'incontro hanno preso parte l'assessore alla Casa della Regione Lazio Mario Di Carlo, l'assessore al Sociale della Provincia di Roma Claudio Cecchini, gli assessori comunali alla Casa e all'Urbanistica Alfredo Antoniozzi e Marco Corsini, il consigliere comunale Andrea Alzetta, i rappresentanti dei movimenti per la casa Paolo Di Vetta (Blocchi precari metropolitani), Bartolo Mancuso di Action e Mario Fontana del comitato Obiettivo casa oltre a esponenti dei sindacati e dei costruttori.
Presente al vertice anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha dettato le sue quattro linee guida per affrontare il dramma dell'emergenza casa: "Dobbiamo prima definire il fabbisogno emerso e potenziale dell'emergenza abitativa per darci un target - ha spiegato - ci siamo dati nel piano casa un'indicazione di 30 mila alloggi, ma dobbiamo trovare un accordo anche su Erp e housing sociale".
Entro sei mesi, un anno, ha spiegato, andranno messi a disposizione 1.600 nuovi alloggi Erp, mentre per ceto medio e famiglie monoreddito si parla di circa 30 mila case. Il sindaco ha inoltre spiegato che serve un meccanismo di assistenza alloggiativa in grado di dare risposte più flessibili e più economico dei residence: servirà anche a chi "è in qualche modo legato alle occupazioni - ha aggiunto - ma dobbiamo procedere nel segno della legalità e senza privilegi". Stop intanto agli sgomberi, ha ribadito Alemanno, eccezion fatta per uno stabile sulla Collatina reso inagibile da un incendio; nuove verifiche in arrivo anche sulle situazioni alloggiative degli ex sfollati del Regina Elena.
"E' l'inizio di un percorso condiviso - ha spiegato Cecchini - ci impegniamo perchè istituzioni e soggetti coinvolti mettano in campo un programma di interventi efficace". Il tavolo, ha spiegato infine il sindaco, proseguirà nei prossimi giorni: "Comune, Provincia e Regione produrranno un unico dossier: è importante che il confronto avvenga simultaneamente da parte di sindacati, cooperative, costruttori e movimenti insieme con le istituzioni".