ENPAIA: NON SI DEVE ESAGERARE CON LA PAZIENZA DEGLI INQUILINI!
In questi giorni stanno arrivando a tutti gli inquilini ENPAIA lettere della Fondazione che comunicano la sottoscrizione di un accordo tra la stessa Fondazione ENPAIA e alcune Organizzazioni Sindacali per il rinnovo dei contratti di locazione ormai scaduti, stipulati tra il 2000 ed il 2001 sulla base degli accordi integrativi conformi alle vigenti disposizioni di legge.
Il suddetto documento (che alleghiamo) riporta i valori in €/mq da utilizzare per la determinazione dei nuovi canoni di locazione. Questo vuol dire che le case dove viviamo subirebbero aumenti dell’80% circa rispetto agli attuali canoni.
Questo aumento è estremamente penalizzante ed iniquo, in quanto drammaticamente sproporzionato rispetto all’attuale canone di affitto, anche perché colpirebbe famiglie, per lo più costituite da lavoratori dipendenti e pensionati, già duramente provate dall’attuale situazione economica nazionale.
Tale aumento, ispirato solo a principi di esasperata redditività, appare del tutto ingiustificato e meramente speculativo.
Coloro che hanno definito l’accordo, oggi parlano di tradimento dello spirito fattivo tra le parti e di inaspettata intransigenza dopo le “concessioni” fatte dagli inquilini ob torto collo alla Fondazione.
Oggi riteniamo, che i criteri di gestione di un patrimonio immobiliare non dovrebbero basarsi esclusivamente su logiche finanziarie e di mero adeguamento ai prezzi di mercato, ma tener conto primariamente delle esigenze di coloro che quegli immobili li occupano da più di 20 anni (spesso contribuendo, con interventi effettuati a proprie spese all’interno degli appartamenti, alla migliore conservazione dell’intero stabile) e che su canoni di affitto ragionevoli hanno costruito un’aspettativa di vita decorosa, relazioni sociali consolidate e solidali. Tra l’altro, nei nostri alloggi vengono totalmente disattesi i vigenti obblighi in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, in presenza di persone interessate da handicap fisici, e che sono tuttora presenti transenne metalliche a protezione di lavori iniziati e sospesi, che rappresentano ostacolo e oggettivo pericolo per bambini, anziani e disabili.
Fra pochi giorni, molte famiglie potrebbero venire a trovarsi in seria difficoltà nel far fronte ad aumenti così onerosi e spropositati rispetto ai canoni di locazione oggetto di rinnovo, come nel caso di famiglie numerose, spesso monoreddito, o di persone non più giovani, alle quali è negata ogni forma di credito per l’acquisto di un’altra abitazione.
Ribadendo che l’accordo con le Organizzazioni Sindacali non è stato mai presentato ai diretti interessati prima della sua sottoscrizione, intendiamo iniziare un percorso indipendente di tutela dei nostri interessi e dei nostri diritti!
Abbiamo chiesto formalmente alla Fondazione l’apertura di una trattativa diretta con gli inquilini. Per questo vogliamo organizzarci in comitato e avvalerci dell’assistenza dell’Associazione Inquilini e Assegnatari/RdB.
Lanciamo un appello a tutti gli inquilini dell'ENPAIA per respingere questo accordo, per affermare il diritto alla casa e la funzione sociale degli Enti come l'EMPAIA.
Gli inquilini di via Primo Carnera 21, e-mail: carnerasi@libero.it
Associazione Inquilini e Assegnatari (AS.I.A.-RdB) via dell'Aeroporto 129 Roma - e-mail: info@asia.rdbcub.it
Alleghiamo:
- copia dell'Accordo sottoscritto dai sindacati concertativi;
- preambolo all'accordo;
- TABELLA degli AUMENTI rispetto ai precedenti accordi.