ENTI PREVIDENZIALI: PRESENTATO EMENDAMENTO AL SENATO. LA CASTA SI RIBELLA ALLE LEGGI!
Presentato in Senato un emendamento bipartisan che dispone direttive per affrontare la gestione del patrimonio degli enti previdenziali dando ascolto anche alle istanze degli inquilini vittime di una gestione speculativa di questo patrimonio.
Inizia la polemica contro questa iniziativa parlamentare da parte di quella casta che ha ricevuto e distribuito favori, che non ha rispettato le leggi dello stato e che vuole appropriarsi di questo importante patrimonio pubblico. Vogliono usare gli inquilini come bancomat per riparare alla gestione e agli investimenti mobiliari fallimentari.
L'iter parlamentare
Blitz al Senato sulle case degli enti
Vendita agevolata agli inquilini
Camporese (Adepp): una mossa contro la nostra autonomia
Il provvedimento potrebbe finire nel decreto sulla crescita
ROMA - La vendita a prezzi agevolati agli inquilini delle casse previdenziali, uscita dalla porta della legge di Stabilità per dissensi dentro il governo, rientra dalla finestra del decreto sulla crescita. Nella notte di lunedì, un emendamento bipartisan presentato da Enzo Ghigo (Pdl) e Lionello Cosentino (Pd), è stato approvato dalla commissione Industria del Senato impegnando il governo entro 60 giorni a varare un decreto «per favorire l'acquisto degli immobili agli inquilini in modo da prevedere riduzioni di prezzo sostenibili a favore delle famiglie, delle persone anziane, e singole a basso reddito». Il nuovo emendamento è molto meno rigido di quello proposto tre settimane fa dal ministro per la Cooperazione e l'Integrazione Andrea Riccardi che prevedeva la vendita agli inquilini dell'alloggio moltiplicando per 150 il canone di affitto mensile. E, soprattutto, precisa che il governo prima di legiferare dovrà coinvolgere le parti sociali, i sindacati, l'Agenzia del demanio, e rispettare «gli equilibri finanziari degli enti coinvolti e le procedure di alienazione previste dalla legge».
Il senatore Ghigo, onde limitare la portata del provvedimento che con tutta probabilità (ma fino a ieri sera tardi non vi era certezza) dovrebbe finire nel maxiemendamento del governo cui oggi verrà posta la fiducia, sottolinea che si tratta di un «emendamento ordinatorio» quindi, nel merito, toccherà al governo definire eventualmente l'impianto di cessione o locazione a condizioni di favore. Per Cesare Cursi (Pdl), presidente della commissione Industria al Senato, si tratta di colmare una lacuna di anni per «regolamentare la vendita degli immobili agli inquilini». E in ogni caso, sottolinea Cursi, «non ci dovrà essere nessun aspetto penalizzante nei confronti di nessuno, casse autonome comprese che dovranno essere sentite».
Le casse coinvolte sono le stesse cui guardava l'emendamento Riccardi, cioè quella ventina che gestiscono il patrimonio immobiliare e previdenziale dei professionisti. Che ieri si sono di nuovo ribellate. «Io di questo emendamento l'ho saputo da Facebook - afferma Andrea Camporese, presidente di Adepp che rappresenta il sistema delle casse private - non credo sia questo il modo di tenere un rapporto corretto con le istituzioni, questa iniziativa resta invasiva e lede pericolosamente la nostra stabilità finanziaria».
Il ministro del Lavoro Elsa Fornero si era espresso contro la filosofia alla base del provvedimento-Riccardi perché le casse avevano già superato la prova della sostenibilità a 50 anni. Tanto attivismo a favore degli inquilini si può forse spiegare con l'arrivo delle elezioni.
Roberto Bagnoli
Emendamento Quello bipartisan approvato in Parlamento. Morassut: ora la moratoria sfratti
Case degli enti, via libera allo «sconto»
«Al senato il governo ha accolto l'emendamento del Pd - sottoscritto anche dal Pdl - che dá agli enti pubblici e privatizzati, INPS, ENASARCO, ENPAIA, ENPAM ed altri, l'indirizzo di procedere alla vendita agli inquilini delle case degli enti sulla base di quanto prevede la legge 410 del 2001, che consente un abbattimento dei prezzi del 30 per cento più un ulteriore 20 per cento rispetto alle stime stabilite dal l'agenzia del territorio e dopo un confronto con le parti sociali e i sindacati».
Così in una nota Roberto Morassut, parlamentare del Partito Democratico. «È un risultato importante - prosegue Morassut - che da alle famiglie un segnale di serenità, ed è frutto di tre anni di battaglie parlamentari che ho condotto alla Camera con i colleghi della Commissione Ambiente e con il senatore Cosentino al Senato, reso possibile anche grazie alla sensibilità del sottosegretario Guido Improta e dall'iniziativa sociale dei sindacati dell'inquilinato, SUNIA, Unione Inquilini, Action, Sicet, Uniat e Asia USB». «Ora - conclude - chiediamo al governo un ultimo impegno: una moratoria sulle procedure di sfratto in corso e sugli aumenti dei fitti proposti dagli enti, fino all'approvazione del decreto attuativo della norma suddetta. Chiediamo inoltre - attraverso una mozione che ho già consegnato - di prorogare tutti gli sfratti sul territorio nazionale per finita locazione e morosità incolpevole, fino al 31/12/2013». Gli inquilini delle case degli enti avevano protestato diverse volte, in Campidoglio e a Montecitorio. L'allarme sfratto era infatti scattato per circa 60 mila famiglie. Un vero dramma in un momento oltretutto di crisi. La dismissione delle case degli enti rli enti previdenziali riguarda, solo nella Capitale circa 300 mila persone.