Fondi europei: il 29 gennaio assemblea pubblica alla Regione Lazio
L'assemblea pubblica si terrà il 29 gennaio alle ore 9,30 presso la Regione Lazio in via Rosa Roimondi Garibaldi alla Garbatella.
USB chiede di sedere al tavolo del partenariato
La Regione Lazio si appresta in questi giorni a varare la nuova programmazione per l’utilizzo dei fondi europei del periodo 2014-2020, una partita da diversi milioni di euro attraverso i quali si potrebbe rilanciare un piano di sviluppo per superare il precariato, creare lavoro stabile e sviluppare servizi pubblici.
Se opportunamente utilizzate, le risorse finanziarie messe a disposizione dall’Unione Europea consentirebbero di incentivare l’occupazione su tutti i campi d’interesse collettivo come ad esempio la ricerca pubblica, la salute, la casa, l’educazione all’infanzia, la giustizia ma anche i servizi sociali e di cura, il dissesto idrogeologico e l’ambiente solo per citare alcuni settori strategici. Quello che invece avviene da anni in Italia e nella Regione Lazio è l’uso distorto e improduttivo dei fondi comunitari attraverso una gestione poco trasparente e fortemente connotata da clientelismo.
Usb vuole cambiare rotta ed impedire che questo sistema di spreco di “risorse pubbliche” prosegua nell’assenza di informazione e coinvolgimento dei cittadini. Il primo passo è quello di rompere il silenzio e costruire un patrimonio informativo sulla questione dei fondi comunitari.
Per questo motivo è stata organizzata il prossimo 29 gennaio un’assemblea pubblica proprio presso la Regione Lazio e in quella sede USB presenterà la propria proposta in merito ai fondi comunitari. La richiesta è quella di sedere al tavolo di programmazione dove da anni i sindacati confederali insieme alle rappresentanze di vari gruppi di interesse sono presenti tacendo sullo scempio di denaro pubblico avvenuto durante le scorse programmazioni.
L’incontro rappresenta un’occasione utile al fine di favorire il confronto con settori sociali tradizionalmente esclusi dalla discussione sull’indirizzo dei finanziamenti.