Frenano ancora le compravendite immobiliari: -5,6% nel secondo semestre 2011. Ma i prezzi restano stabili.
Dal Sole 24Ore on-line del 29 settembre 2011
Il mercato immobiliare registra un andamento «purtroppo negativo. Nel secondo trimestre dell'anno é ancora in forte calo facendo registrare la quarta flessione consecutiva, iniziata nel terzo trimestre 2010». Lo ha detto il presidente dell'agenzia del Territorio, Gabriella Alemanno, presentando i dati del secondo trimestre sull'andamento delle compravendite immobiliari.
Futuro incerto Nel periodo considerato le transazioni immobiliari sono state 349.870, con un calo del 5,6% rispetto all'anno prima. Significativa la perdita del mercato residenziale che, con 160.073 compravendite, segna una caduta del 6,6 per cento. Per Alemanno: il futuro del mercato immobiliare «è incerto» ed è difficile fare previsioni perchè «da un lato c'è il caso certo che il mattone in Italia ha una certa valenza, è una specie di bene rifugio, dall'altro lato c'è la crisi economica con un aumento del costo del denaro che potrebbe frenare le compravendite. C'è da dire però - ha aggiunto - che se i prezzi tengono forse è perché chi è proprietario non ha necessità di vendere, non ha bisogno di affrontare la crisi in termini negativi, la crisi non si fa sentire».
Prezzi stabili<//span> Nel primo semestre 2011, le quotazioni delle case, secondo i dati nominali, risulta in leggero aumento, dello 0,5% sul semestre precedente e dello 0,9% su anno, attestandosi a 1.588 euro al metro quadrato. I prezzi risultano in crescita sia nei capoluoghi, con 2.299 euro per metro quadro (+0,5% congiunturale) sia nei comuni non capoluogo, con quotazione media a 1.322 euro (+0,4%). Questo lieve incremento riflette, in termini reali, cioé al netto dell'inflazione, un calo dell'1,1% congiunturale. Sulla base di questo indice, il trend negativo si rileva a partire dal 2008, portando, nel semestre osservato, al settimo segno negativo consecutivo, con un calo complessivo del 5,1% per i valori medi delle case.
Dal primo semestre 2004 al primo semestre 2011, la quotazione media delle abitazioni al lordo dell'inflazione è cresciuta del 29,9%. Guardando alle macro aree geografiche, le quotazioni del Nord mostrano per i capoluoghi un incremento dello 0,8% e dello 0,5% nel resto della provincia. Al Centro, leggero aumento nei capoluoghi (+0,6%) e rialzo minore negli altri comuni (+0,4%). In controtendenza i capoluoghi del Sud, con un calo dei prezzi (-0,1%), mentre in linea risultano i comuni minori (+0,6 per cento).