❓Gualtieri a che punto sei con l’allestimento della vetrina?

📌 Martedì 8 novembre ore 17 tutt* all'Auditorium Parco della Musica in occasione della presentazione del "Rapporto alla città".

Roma -

È passato un anno e la città ha fatto i conti con l’amministrazione di centro sinistra guidata dal sindaco Gualtieri, dopo cinque anni di mancata rivoluzione grillina. All’arrivo della sindaca pentastellata eravamo stati buoni profeti; infatti, sono stati Raggi che non hanno scaldato Roma, anzi il crollo elettorale registrato un anno fa ha certificato in maniera evidente il fallimento del governo locale a guida grillina.

Il neo sindaco è arrivato così dentro una Capitale da far ripartire e mettere in linea per affrontare i tanti problemi sul tappeto. Ora ha deciso di raccontare alla città cosa ha fatto e intende fare in uno scenario degno e maestoso.

Ha scelto l’Auditorium Parco della Musica per mostrare a che punto è la Roma/vetrina che dovrà accogliere Giubileo 2025 e Expò 2030. Si dice che addirittura il neo governo Meloni si affaccerà a benedire questa dichiarazione di grandi eventi e opere (inutili e dannose), applaudite e acclamate solo da chi vive di rendita e turismo in questa città.

Ci chiediamo infatti da dove derivi questa sicurezza che gli/le abitanti siano così entusiaste di trasformazioni urbane che portano profitti ai soliti noti, che aumentano esclusione e divari economici con la retorica del decoro e della rigenerazione, mentre i bisogni basilari vengono ignorati e vilipesi.

Da dove viene la sicurezza che tutto proceda per il verso giusto? Che cosa ha da dire Gualtieri a chi è alle prese con affitti insostenibili per alloggi affollati, insalubri e non dignitosi? Cosa ha da dire a chi non riesce a pagare le bollette, o a chi non ha ancora un medico di base o un pediatra non avendo la possibilità di iscrivere residenza nel luogo in cui vive?

Le risposte a queste domande non le abbiamo sentite, semplicemente perchè queste domande non sembrano essere prioritarie ma solo oggetto di promesse vaghe e costantemente dilazionate.

Forse il sindaco nel suo discorso di 45 minuti ci parlerà del Piano Casa comunale e delle risorse stanziate, della deroga all’articolo 5 della legge Renzi-Lupi, di una gestione delle periferie non a spot pubblicitari, di un diritto allo studio e alla salute garantiti dal servizio pubblico e non dai privati, di una città sostenibile a livello ambientale e culturale. Però non conosciamo il testo del suo discorso e allora non ci fidiamo.

Vogliamo essere presenti e dire la nostra. Per questo invitiamo la città a non mancare. È un’occasione troppo importante per lasciarsela scappare e -al netto degli inviti che forse il sindaco sta già facendo arrivare al terzo settore e all’associazionismo, ai sindacati e alle forze politiche, al mondo della scuola e delle professioni, del commercio e della finanza, alle realtà culturali e artistiche, per avere un pubblico che applaude-, proviamo a pensare che la piazza serva ancora per far sentire la voce delle persone considerate ultime, o peggio ancora invisibili e indesiderabili, e che in questi posti non sono ammesse. Senza nessun timore verso chi in questo momento storico prova a considerare il dissenso un problema criminale e di ordine pubblico.

Ci vediamo martedì 8 novembre alle ore 17 davanti all'Auditorium Parco della Musica.

Movimento per il diritto all'abitare

As.I.A.- USB