HOUSING SOCIALE: NONOSTANTE LA MAGISTRATURA ABBIA SEQUESTRATO LE CASE IL CONSORZIO 'VESTA' DIFFIDA GLI INQUILINI A PAGARE I CANONI TRUFFA!
NON SONO PIU' TOLLERABILI I RITARDI DEL COMUNE DI ROMA NEL FISSARE I GIUSTI CANONI: VOGLIONO COPRIRE QUALCUNO?
Sono arrivate in questi giorni decine di lettere di messa in mora e di diffida indirizzate agli inquilini degli alloggi di edilizia agevolata (II PEEP), destinati all’emergenza casa, affittati invece a prezzi superiori a quelli di mercato, perché in ritardo con i pagamenti dei vecchi canoni. Questo gesto arrogante arriva, nonostante questi alloggi siano stati sequestrati dalla magistratura proprio perché il Consorzio di cooperative Vesta ha applicato canoni non corrispondenti alle modalità stabilite dalla legge e senza sottrarre dal calcolo del prezzo delle case il finanziamento pubblico.
Il Dipartimento programmazione e attuazione urbanistica del Comune di Roma non ha ancora provveduto a trasmettere alla Regione Lazio il conteggio dei nuovi canoni di locazione, quelli dovuti dagli inquilini rispettando le norme regionali e le finalità dell'intervento edilizio. Questa situazione si sta trascinando da mesi sebbene ci siano stati precisi impegni formali da parte dell’Assessore all’Urbanistica Marco Corsini, fatte ai conduttori degli immobili del pdz Spinaceto 2 (Coop. Vesta, Ircos, Gosu-Ovidio) e dei piani zona Longoni e Borghesiana.
Questo sta avvenendo nonostante il Direttore della direzione piani e programmi di edilizia residenziale abbia trasmesso agli uffici comunali l’elenco dei contributi regionali concessi agli operatori per l’edilizia residenziale pubblica e dichiarato più volte che tali contributi sono da considerarsi totalmente in conto capitale.
Questa situazione è divenuta ormai insostenibile per le numerose famiglie.
Roma 25.01.2013
Per l'AS.I.A. - USB
Angelo Fascetti