IL 16 APRILE SAREMO IN PIAZZA PER RECLAMARE UN VERO PIANO DI CASE POPOLARI
Accogliamo con favore l’annuncio del Prefetto e con noi tutti coloro che con angoscia attendono l’arrivo dell’Ufficiale Giudiziario e l’esecuzione dello sfratto. Finalmente un segnale che tiene conto della drammatica realtà abitativa romana e che non distingue tra morosi e non morosi, tra categorie protette e non protette. Se a questo si aggiungesse una moratoria sui mutui e sugli sgomberi avremmo un quadro di riferimento bloccato sul quale inserire le prossime politiche abitative.
Su queste ci sarà il 16 aprile il tavolo interistituzionale che chiedevamo da tempo. Si terrà presso la Regione Lazio ed il risultato delle nostre continue mobilitazioni, che stanno finalmente spingendo le istituzioni ad affrontare i temi della casa e dell’emergenza abitativa, ma che ancora non si tramutano in finanziamenti congrui e orientamenti decisi verso l’edilizia residenziale pubblica. La voce dei signori del mattone è ancora molto forte e i condizionamenti della rendita si fanno sentire, anche grazie al piano edilizio che Berlusconi spaccia per “piano casa”.
Per questo, oltre a partecipare al tavolo interistituzionale come movimenti, il 16 aprile ci mobiliteremo in tanti e tante per sollecitare un vero piano casa, fatto di alloggi popolari e da realizzare in forme urbanisticamente sostenibili, senza rinunciare agli standard di servizi, senza aggredire l’agro romano e soprattutto senza favorire la rendita fondiaria.
La legge regionale che dovrà essere approvata in relazione con i dettami della Conferenza Stato/Regioni verrà da noi “osservata” con attenzione e non permetteremo che utilizzando l’emergenza abitativa si confezioni l’ennesimo regalo alla speculazione immobiliare.