IL REDDITO MINIMO E' UN DIRITTO, NON UNA LOTTERIA
Reddito minimo garantito, perché io no? Disoccupati e precari per il reddito occupano un centro per l'impiego a Roma.
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30 / 9 / 2009
Questa mattina, alle ore 11.00 circa, un centinaio di precari e disoccupati hanno fatto irruzione nel centro per l'impiego di Cinecittà est, occupandolo temporaneamente tra gli applausi di chi era in fila, in attesa di iscriversi.
Nell'ultimo giorno utile per consegnare la domanda di richiesta per il Reddito Minimo Garantito, attraverso lo slogan “ il reddito è un diritto, non una lotteria”, è stata sottolineata la necessità di un finanziamento più ampio per la legge, nonché l'importanza di ampliare i criteri di accesso al beneficio.
Infatti quest'anno, per la prima volta, i precari e i disoccupati della regione Lazio possono fare domanda per ricevere il Reddito Minimo Garantito. Fino a 7 mila euro all'anno per coloro che dimostrano di non aver superato, nell'anno precedente alla richiesta, la soglia degli 8 mila euro.
Questa legge è stata conquistata dai movimenti dei precari e dei disoccupati dopo anni di battaglia. L'Italia infatti è l'unico paese europeo a non avere questo tipo di sussidi. Ora il Lazio prova a mettersi al passo con l'Europa, ma senza troppo coraggio.
La legge, infatti, non istituisce un diritto universale, quindi esigibile da tutti i cittadini, ma costruisce una graduatoria subordinata alle scarse risorse investite (15 milioni di euro per il 2009). Sono troppe le limitazioni per accedere al sussidio: per esempio solo quelli compresi tra i 30 e i 44 anni posso presentare la domanda. E gli altri? Perché chi ha 20 anni, studia o fa lavoretti precari e mal pagati, dovrebbe essere escluso? E chi ha perso un lavoro avendone 50?
Ma soprattutto, come ribadito anche oggi, sono troppo pochi i soldi stanziati. Solo poche migliaia saranno i “fortunati” che avranno la possibilità di accedere a questo beneficio, a fronte di un mercato del lavoro che, con la crisi economica, offre sempre meno possibilità.
A fronte di tutto ciò, l'azione di oggi, si pone come punto di partenza per aprire una vertenza con la Regione Lazio e con il Governo nazionale per ottenere un aumento dei finanziamenti che garantiscano un reddito per tutti.
Perchè, infatti, quello che dovrebbe essere un diritto sociale è diventato una lotteria? Perché il governo ha speso miliardi di euro di denaro pubblico per salvare le banche e quasi nulla per tutelare i cittadini. Perchè devono essere i precari, i disoccupati, i lavoratori e i migranti a pagare una crisi che non hanno creato?
I soldi pubblici devono andare innanzitutto ai cittadini e non solo alle imprese. Questo vale per la Regione ma anche per il Governo nazionale, per questo siamo convinti che debbano essere investite risorse almeno equivalenti per il reddito garantito. Per questo stiamo organizzando comitati territoriali di precari e disoccupati.
Giovedì 15 ottobre, Assemblea pubblica, ore 18 all' ex-cinema Volturno (dietro stazione termini) - Via Volturno 37
IL REDDITO MINIMO DEVE ESSERE UN DIRITTO, NON UNA LOTTERIA!
Disoccupati e precari per il Reddito - Roma
Foto Eidon Press
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