IN MANCANZA DI CASE, PER GLI SFRATTATI ARRIVANO LE DENUNCE

Roma -

Il 3 luglio scorso, un centinaio di sfrattati e di inquilini dei residence organizzati nella Rete Antisfratto Permanente, insieme ad alcuni attivisti di AS.I.A. RdB e dei Blocchi Precari Metropolitani, hanno protestato all’ufficio per le Politiche abitative del comune di Roma.

Nel corso dell’iniziativa, una delegazione è stata ricevuta dal direttore dell’ufficio, Raffaele Marra, al quale gli sfrattati hanno raccontato la condizione di chi è in graduatoria con 10 punti in seguito a uno sfratto (oltre mille nuclei su una graduatoria di 35mila) e sta per subire il secondo, senza nessuna prospettiva oltre alla strada o all’occupazione.

Gli inquilini dei residence hanno denunciato le condizioni in cui un migliaio di famiglie attendono una casa popolare: ogni anno il comune spende 27 milioni di euro -3mila euro al mese a nucleo in alcuni casi-, per appartamenti di 30/40 mq all’interno di luoghi ghettizzati, alcuni simili ai CIE. Soldi che consentirebbero a queste e tante altre famiglie di vivere in appartamenti veri e di condurre una vita dignitosa.

E mentre ogni giorno continuiamo a difendere gli inquilini sotto sfratto e a trovare le soluzioni che l’amministrazione comunale non riesce a individuare (altro che 30mila alloggi), Marra denuncia gli sfrattati e gli attivisti ricevuti in delegazione per occupazione di locali pubblici, interruzione di pubblico servizio e adunata sediziosa.

Niente di nuovo per Roma, dove i numeri della crisi abitativa parlano da soli e dove i movimenti per il diritto all’abitare sono oggetto continuo di denunce, inchieste e intimidazioni.

La solita storia: chi ha responsabilità istituzionali si autoassolve, mentre chi protesta per un diritto viene criminalizzato.

La battaglia per il diritto alla casa è una battaglia per la dignità e non può essere affrontata come un problema di ordine pubblico. Chi pensa di poterci intimidire con questi metodi sbaglia, perché non ha ben chiaro cosa significhi la precarietà del reddito, e di conseguenza abitativa.

Lunedì 27 mattina parteciperemo con forza alla mobilitazione in via della Pisana per chiedere alla regione Lazio di fermare l’approvazione del pacchetto edilizio approvato in giunta e aprire un confronto con i movimenti.

Ci rivediamo in città…

AS.I.A. RdB

R.A.P. degli Inquilini resistenti

Blocchi Precari Metropolitani