'IN PROVINCIA QUASI 500 NUOVI ALLOGGI. A ROMA CHIUDERE PRESTO'
Intervista video all'ass. Refrigeri (Regione Lazio)
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(DIRE) Roma, 6 feb. - Meglio in provincia che a Roma. La delibera regionale sull'emergenza abitativa nel Lazio sta portando le prime case e l'assessore, Fabio Refrigeri, in un'intervista all'agenzia Dire ha tracciato il bilancio del primo anno del provvedimento che consente di realizzare nuovi alloggi da assegnare a canone 'popolare' o costruendole (realizzando operazioni di rigenerazione urbana) o acquistandole sul mercato dell'invenduto. "Nelle province, dove e' piu' semplice, il meccanismo ha funzionato. Come nel caso di Cisterna di Latina o Viterbo, dove sono state acquistate rispettivamente 72 e 60 case. Questo sistema messo in campo ha prodotto nelle province un pacchetto di quasi 500 nuove case che si stanno concretizzando, alcune attraverso l'acquisto di alloggi, altre con il completamento di opere nella disponibilita' dell'Ater". Ma entro la prima parte del 2015 Refrigeri conta di vedere raddoppiato il numero: "Pensiamo entro l'inizio dell'anno di presentare altri progetti per un totale di 1000 alloggi per l'edilizia residenziale pubblica". Su Roma invece e' ancora tutto fermo: "Abbiamo fatto un buon percorso, forse i tempi potevano essere piu' corti. Il Comune ha messo a disposizione 9 scuole, dall'agenzia del Demanio e' arrivata l'ex caserma di via del Porto Fluviale che puo' interessare a questo ragionamento". Roma Capitale deve ancora assolvere il piu' importante degli obblighi previsti nella delibera, compilare la lista degli aventi diritto, a partire da chi vive nelle occupazioni: "Non e' ancora stato effettuato il censimento al 31 dicembre 2013- ha aggiunto Refrigeri- da Roma Capitale abbiamo solo una delibera di ottobre, mentre la memoria di giunta era solo una fotografia che metteva insieme un po' di situazioni pregresse con altre delibere del 2006 e 2011. Dobbiamo fare evolvere rapidamente questo aspetto perche' dove si decide di agire si va immediatamente con i progetti esecutivi e l'Ater utilizza questi 198 milioni stanziati per il programma straordinario per Roma. E' un dovere chiudere in tempi molto rapidi. Da parte del nuovo assessore ho trovato disponibilita' nel volere chiudere questo percorso. L'obiettivo e' realizzare case".