Interrotta inaugurazione: l'emergenza abitativa non si risolve con la falsa soluzione dell'housing sociale! Sabato 30 novembre ore 14,00 tutti in piazza Cairoli a Milano.

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Milano -

#16N > Interrotta l'inaugurazione del progetto di housing sociale, cenni di cambiameto non ne vediamo!

Oggi nella giornata di mobilitazione e lotta ne territori contro le grandi opere inutili in un centinaio tra Abitanti del comitato San Siro e AS.I.A_USB  abbiamo interrotto e preso parola durante l’evento di presentazione di 123 appartamenti in via quinto cenni costruiti attraverso la GRANDE TRUFFA dell’ housing sociale.

L’ennesima passerella per  istituzioni come il Comune di Milano e la Regione e per le fondazioni bancarie che non risolve minimamente quello che è la situazione dell’ emergenza abitativa. Altro che cenni di cambiamento è  solo un operazione di facciata un “ house washing con cui fondazione bancarie Regione e comune provano a ripulirsi dallo schifo di politiche, affari, e speculazioni immobiliari che hanno prodotto una forte situazione di emergenza abitativa.

A Milano  ci sono 23.000 mila famiglie in lista d’attesa per una casa popolare,13.000 persone senza fissa dimora e 4.924 sfratti esecutivi nell’ultimo anno: un’emergenza abitativa che non può più aspettare soluzioni.

La crisi colpisce una fascia sempre più larga della popolazione, colpendo anche coloro che prima potevano permettersi affitti a prezzi di mercato. La precarietà , la perdita del lavoro e di conseguenza la mancanza di reddito si stanno moltiplicando e gli affitti a costo di mercato sono diventati inaccessibili.Di fronte a questa situazione le istituzioni non trovano soluzioni reali e possono solo mettere una toppa al baratro delle politiche abitative parlano di graduazione degli sfratti e di housing sociale ma migliaia sono gli sfratti, le famiglie che aspettano di accedere all’ ERP, i metri cubi di sfitto e inutilizzato.La graduazione presupporrebbe la capacità del Comune di dare una casa popolare subito a chi subisce uno sfratto, purtroppo non è così. Il comune riesce a malapena a fornire un letto in una comunità temporanea, ma solo alle donne e ai bambini, separando i nuclei familiari.

L’Housing Sociale invece è la solita speculazione edilizia nascosta dietro una facciata di utilità sociale. A Milano ci sono 4.218 case popolari vuote e 80.000 case private sfitte. La Lombardia detiene il primato del maggior numero di metri quadrati di sfitto: non c’è sicuramente più bisogno di costruire, ma di utilizzare il costruito. Ma, si sa, costruire genera soldi per tutte quelle fondazioni bancarie che investono in questa nuova “soluzione”, Banca Intesa , Fondazione Cariplo, la Polaris Investiment, che ricevono concessioni per costruire in terreni prima non edificabili, dandoci le briciole, una porzione di case a canone moderato e sociale il resto resta a chi finanzia le costruzioni.

“Cenni di cambiamento” non li vediamo, visti i 21.7 Milioni di euro che vengono spesi  per costruire, in una città super-cementificata, appena 123 case (di cui solo il 10% sarà dato in affitto a canone sociale) mentre solo 20 milioni saranno destinati al recupero delle centinaia di edifici in disuso. A livello nazionale verranno stanziati 2 Miliardi di euro per l’housing sociale che naturalmente verranno utilizzati per altro cemento .Non sono queste le soluzioni per l’emergenza che stiamo vivendo!

Sono le soluzioni per continuare a cementificare e a speculare alla faccia di chi non riesce più a pagare un affitto e sta per essere messo per strada!

Sabato 30 Novembre i movimenti per il diritto alla casa di tutta la Lombardia scenderanno in piazza per ribadire quello che nei territori si costruisce quotidianamente, ossia che le soluzioni che ci stanno dando non ci bastano , che ce ne sono altre possibili (come requisizione, autorecupero, trasformazione in ERP di tutto lo sfitto, l’utilizzo dei soldi che si spendono per le grandi opere come EXPO e la TEM in case ERP) e che in tanti ci stiamo organizzando per riprenderci i nostri diritti attraverso la solidarietà , bloccando gli sfratti, e attraverso la riappropriazione, occupando ciò che viene lasciato vuoto. 

Sabato 30 novembre 14,00 In piazza Cairoli

 

Comitato Abitanti San Siro 

As.I.A-USB Milano 

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