LA LOTTA PER LA CASA NON VA IN VACANZA. DIRITTI "A SECCHIATE" FINO AL DIPARTIMENTO
La manifestazione partita da Porto Fluviale, con i suoi secchi pieni di rabbia e dignità, rimette al centro del dibattito il tema del Diritto alla Casa: la sofferenza della città non può tollerare i tempi lunghi della politica e della burocrazia.
Pubblichiamo un breve report relativo all’incontro avvenuto ieri fra i rappresentanti della manifestazione partita da Porto Fluviale e giunta al Dipartimento Patrimoni e politiche Abitative di Roma Capitale, nel pomeriggio di ieri. La delegazione, ricevuta dall’Assessore Tobia Zevi ed il suo staff, era formata da rappresentanti del Movimento per il Diritto all’Abitare, dei Blocchi Precari Metropolitani di alcune esperienze coinvolte nei progetti di Auto-recupero e dei Pinqua. Fra cui un rappresentante degli abitanti di porto Fluviale e uno di via Sorel.
- Piano per l’abitare: la delegazione ha manifestato il proprio disaccordo sul ritardo accumulato dalla Giunta che aveva preso l’impegno di presentarlo entro il 30 giugno. La sofferenza della città evidentemente non può attendere i tempi lunghi della politica né le ferie dei sindacalisti che hanno partecipato ai tavoli in primavera. Si è poi specificato che il piano non può consistere in linee guida generali ma deve necessariamente essere una misura in grado di impattare sulla situazione attuale con finanziamenti e strumenti all’altezza della crisi mordente che stiamo attraversando.
- Auto-recupero: i progetti, specie quelli ricadenti in immobili di proprietà comunale, non vengono avviati, nonostante gli impegni presi in passato.
- Deroga all’articolo 5: nonostante la mozione e le assicurazioni ricevute, ad oggi la deroga non è ancora operativa ed il Sindaco tarda a dettare delle linee guida o delle istruzioni affinché le anagrafi possano concedere le residenze.
- Pinqua: per quanto riguarda Porto Fluviale gli abitanti hanno ribadito le loro preoccupazioni sia sui ritardi che rischiano di non far realizzare i progetti, sia per quanto riguarda l’eventuale sistemazione durante i lavori. Per l’immobile di via Sorel si è invece chiesto a che punto fosse la permuta fra Comune di Roma ed ex-Provincia. Espresse anche preoccupazioni sul Pinqua di Tor Bella Monaca e sulle modalità di realizzazione, le quali dovranno necessariamente tenere conto del forte disagio abitativo e sociale dei lotti oggetto di riqualificazione.
- Nuclei di via Latino Silvio, la delegazione ha espresso grave preoccupazione per il rischio di sgombero dei nuclei familiari di via Silvio Latino. Agli abitanti sono state fatte diverse promesse ma ad oggi non si è concretizzato nulla.
Le risposte dell’Assessore non sono state, a nostro avviso, del tutto soddisfacenti. Sul piano generale si è ottenuto un incontro per discutere la bozza del Piano Casa già per la settimana prossima, con l’impegno di imprimere un’accelerazione al processo di approvazione sin da settembre. Anche l’acquisizione di alloggi Inps ed Enasarco (vuoti, per un totale di circa 370 unità), starebbero procedendo a rilento per i tempi delle stime da parte dell’Agenzia dell’Entrate. Per quanto riguarda la deroga all’Articolo 5 dell’incostituzionale Legge Renzi-Lupi, l’esponente della Giunta ha giustificato le lungaggini con alcune difficoltà tecnico-giuridiche che starebbero riscontrando, ma ha ribadito la volontà del Sindaco di tenere fede alla mozione votata dal consiglio lo scorso giugno. Sull’auto-recupero non ci è sembrato ci siano particolari impegni, mentre per i Pinqua si è assicurata la volontà di concludere tutti i progetti, a partire da Porto Fluviale che proprio oggi dovrebbe essere votata.
Asia-Usb Roma