Governo e opposizione danno il via a sfratti e sgomberi: venerdì 18 mobilitazione nazionale USB

Roma 18 dicembre ASIA-USB aderisce all'appuntamento indetto da 'Roma in piazza' alle ore 17,30 al Pantheon

Roma -

Comunicato stampa

LA MAGGIORANZA DI GOVERNO E L’OPPOSIZIONE SI SCHIERANO CON LA RENDITA E DANNO IL VIA ALLA ESECUZIONE DEGLI SFRATTI E DEGLI SGOMBERI.

Bocciati e ritirati gli emendamenti di rinvio delle esecuzioni.
La maggioranza di governo, PD in testa, e l’opposizione gettano la maschera: respinti gli emendamenti per una mini proroga degli sfratti e delle esecuzioni per le famiglie e gli artigiani fino al 31 marzo 2021. Dichiarati inammissibili per la Presidente Casellati al Senato durante l’approvazione dei Decreti Ristori e ritirati alla Camera dai deputati del PD dove sta iniziando la discussione sulla legge di bilancio.
Vengono impegnati invece ancora fondi da regalare a chi affitta, anche in questo caso briciole, senza avere una contropartita che aiuti a fermare l’arroganza dei grandi padroni di casa che hanno richiesto la fine della proroga degli sfratti.

Queste gravi decisioni ci dimostrano quanto siano in sintonia maggioranza e opposizione che governano il nostro paese quando si tratta di difendere gli interessi degli imprenditori e della rendita, indifferenti alla sofferenza di milioni di famiglie e giovani generazioni che vivono di precarietà e che hanno il problema di sostenere il costo dell’alloggio, problema ampliatosi proprio a causa della pandemia.

Ricominceranno dal primo gennaio, in piena pandemia, gli Ufficiali Giudiziari e le Forze dell’Ordine a bussare alla porta di migliaia di inquilini per eseguire lo sfratto, gettando per strada chi non ha alternative.

Negli ultimi 5 anni nel nostro paese sono state emanate circa 350.000 sentenze di sfratto, di queste circa il 90% per morosità incolpevole: sono la conseguenza di una crisi economica che sta colpendo il nostro sistema produttivo già prima della pandemia con la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, di una legge sui canoni del mercato privato ormai insostenibile e dell’ormai cronica assenza della politica pubblica per la casa.

Le nostre città ad alta tensione abitativa (e non solo queste), Roma e Milano in testa, non sono in grado di sostenere questo forte impatto sociale, aumentano così le disuguaglianze e la povertà.

Per fermare questa politica anti popolare ribadiamo la necessità di mobilitarci e riconfermiamo l’appuntamento nazionale per venerdì, a Roma e in altre città italiane davanti alle prefetture.

Questi gli obiettivi della mobilitazione: blocco degli sfratti, dei pignoramenti e degli sgomberi per tutta la durata della pandemia; un nuovo piano decennale di un milione di case popolari; istituzione di un fondo per finanziare la politica abitativa con impegno di almeno il 3% dei bilanci dello stato, delle regioni e dei comuni; utilizzo di tutti i fondi ex-Gescal e del recovery fund; blocco del pagamento degli affitti e delle utenze; tutela dei proprietari mutuatari insolventi della casa che abitano, come prevede la legge 199/2008 all’art. 1-quater; reddito di emergenza incondizionato per tutti coloro che hanno perso reddito o sono senza lavoro, integrato di una quota destinata all’affitto e alle utenze; stesso strumento può essere utilizzato per i piccoli proprietari che vivono degli affitti della casa; un provvedimento che impedisca di intimare sfratti per le morosità accumulate durante il periodo dell'emergenza sanitaria; sostenere questi provvedimenti con la tassazione del patrimonio tenuto sfitto dalle grandi proprietà immobiliari e, con aliquote specifiche, degli affitti brevi (B&B).

Asia-Usb
Federazione del Sociale Usb
Rete giovanile nazionale Noi restiamo