LA POLVERINI GIOCA CON I DRAMMI DEI PRECARI.

Lettera Aperta all'on. Ciocchetti, vice-Presidente e assessore all'Urbanistica della Regione Lazio, distribuita domenica 12 dicembre al Teatro Adriano durante la Convencion del Partito della Nazione.

Roma -

ANCORA CHIUSURA RISPETTO ALL’INCONTRO RICHIESTO DAI MOVIMENTI UNITI CONTRO LA CRISI. INCOMPRENSIBILE ED IRRESPONSABILE IL COMPORTAMENTO DELLA POLVERINI.

DOPO UNA GIORNATA INTENSA CARATTERIZZATA DALL’INVIO,  DA PARTE DEI SETTE PRECARI ARRAMPICATI ORAMAI DA OTTO GIORNI SULLE IMPALCATURE DEL PALAZZO IN VIA CRISTOFORO COLOMBO, DI UNA LETTERA VOLTA A SPIEGARE LE REGIONI DELLA CLAMOROSA PROTESTA E A RICHIEDERE L’APERTURA DI UN CONFRONTO COSTRUTTIVO E RAGIONEVOLE NEL POMERIGGIO SI E’ PERCEPITA LA POSSIBILITA’ DI ALLENTARE LA TENSIONE.

 IL DIALOGO AVVIATO GRAZIE ANCHE ALLA MEDIAZIONE DELLA PREFETTURA, LA QUESTURA E LA GIUNTA REGIONALE E’ STATO ANCORA UNA VOLTA VANIFICATO DALLA GOVERNATRICE CHE HA PREFERITO PRENDERE IN GIRO I NOSTRI “MAGNIFICI SETTE” PIUTTOSTO CHE RICONOSCERE L’IMPORTANZA DELLE QUESTIONI POSTE ED APRIRE UNA DISCUSSIONE SERIA CON I MOVIMENTI UNITI CONTRO LA CRISI. RIBADIAMO CHE E’ IMPROCRASTINABILE LA NECESSITA’ DI AFFRONTARE, ANCHE IN RAPPORTO ALLA PROSSIMA MANOVRA DI BILANCIO, TEMI COME QUELLI DELL’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA, DEL REDDITO GARANTITO, DEI LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI E LE ALTRE VERTENZE APERTE DA LAVORATORI E CASSINTEGRATI.

NON SARANNO GLI IRRESPONSABILI TENTATIVI DI ALZARE LA TENSIONE MESSI IN ATTO DALLA POLVERINI A FARCI DESISTERE DALLA NOSTRA LOTTA. RILANCIAMO CON FORZA ALLA CITTA’ ED ALLA REGIONE L’APPELLO A COSTRUIRE PER LUNEDì 20 DICEMBRE PRESSO LA SEDE DEL CONSIGLIO REGIONALE ALLA PISANA UNA GRANDE MANIFESTAZIONE POPOLARE A PARTIRE DALLE ORE 10.

Movimenti uniti contro la crisi, le nocività e le devastazioni ambientali

Roma, 13 dicembre 2010

 

 

 

Lettera Aperta 

 

CHI SOFFRE LA CRISI NON VA BLINDATO ..VA ASCOLTATONon siamo noi a dover spiegare come vanno le cose nelle famiglie e tra i precari e le precarie alle prese con pochi soldi e tante spese. Affitti sempre più alti, tariffe costose, ammortizzatori sociali sempre più deboli, imprese in crisi che licenziano o usano la cassa integrazione come soluzione permanente, redditi inadeguati al costo della vita attuale, territori dove le difficoltà vengono peggiorate da una mobilità complicata e da scelte urbanistiche poco partecipate.Ascoltare il segnale che arriva da un ceto sociale sempre più largo e sempre più impoverito, immaginiamo sia il compito delle istituzioni e delle forze politiche sensibili, delle realtà sindacali impegnate nella difesa e nella tutela degli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici. Le critiche di scarso ascolto alle ragioni sociali devono trovare cittadinanza e devono avere delle risposte.Perché invece di avviare un confronto costruttivo sui temi che interessano centinaia di migliaia di persone e migliaia di famiglie, si deve optare per un confronto muscolare senza precedenti? Noi non crediamo che le questioni poste da coloro che da sei notti sono sui ponteggi della Regione possano essere risolte con un incontro. Probabilmente ci vorranno ulteriori passaggi e sarà necessario il contributo della Presidente Polverini, ma un primo segnale che dimostri che i temi sollevati non vogliono essere discussi chiusi in palazzo blindato giorno e notte, va dato. Questo stiamo chiedendo.La realtà sociale che soffre oggi la crisi è una realtà composita e l’onorevole Ciocchetti lo sa bene e immaginiamo che questa sofferenza non lo lasci indifferente, facendosi ingabbiare in un testa a testa politico ed ideologico verso il quale la Polverini sta trascinando un confronto che riguarda persone in carne ed ossa. Non ci sono manovre politiche di basso o alto profilo dietro coloro che sono arrampicati a tredici piani di altezza, ci sono vite precarie in gioco, come quelle di altre migliaia di persone.Questa lettera vuole chiedere uno scarto in avanti rispetto allo stallo dove ci troviamo. Immaginare che ci sia qualcuno che si assuma la responsabilità di incontrarci per ascoltare le nostre ragioni, significherebbe per noi che è ancora possibile interloquire con la politica in tempi così complicati, dove la via più semplice appare il chiudersi in una torre d’avorio come sta facendo anche il presidente Berlusconi.Confidiamo in uno sviluppo degli eventi più attento alle questioni sollevate e per ora affrontate solo da un’autorevole delegazione tecnica. Aspettiamo le risposte sapendo che la partita che si è aperta non riguarda solo noi, ma consapevoli dell’importante funzione che stiamo svolgendo non intendiamo mollare senza aver ottenuto i passaggi che chiediamo.Quando inizierà la discussione sul bilancio in consiglio vorremmo che anche le nostre richieste fossero prese in considerazione. È urgente porre fine ad un braccio di ferro che non ci porterà da nessuna parte e che renderà il conflitto tra istituzioni e società civile insanabile. Non crediamo che sia questo il vostro obiettivo. Siamo qui per parlare con voi, dateci ascolto.Roma, 11 dicembre 2010

 

 

 

 

 

 

 

Movimenti Uniti contro la Crisi, le Nocività e le Devastazioni Ambientali