La voglia di casa vien lottando.

Cronaca di una giornata di lotta per il diritto alla casa a Torino.

Torino -

Giovedì 1 aprile la rete per il diritto alla casa ha ottenuto un ulteriore rinvio di due mesi per una famiglia sotto sfratto per morosità al suo terzo accesso.
In prima mattina, alle ore 7:00, 5 cellulari , tre dei carabinieri e due della polizia, hanno letteralmente militarizzato l'isolato creando notevole disagio all'intero quartiere. Da subito molto nervose le forze dell'ordine che, senza ancora la presenza dell'ufficiale giudiziario nè del legale della proprietà, hanno di fatto occupato l'esterno dell'ingresso del palazzo in cui viveva la famiglia sotto sfratto.
Da subito il vicinato si è mostrato interessato alla vicenda  scendendo per strada a vedere e partecipare in prima persona.
Verso le 10 sono giunti sul posto il legale della proprietà, accompagnato da quattro dei sei multiprorietari, che oltre all'intero palazzo in questione posseggono altre palazzine nello stesso quartiere, e da un improbabile ufficiale giudiziario degno protagonista di un film trash anni 80 all'italiana.
Vista la dimensione sociale che andava prendendo l'iniziativa, nonostante l'ufficiale spingesse la proprietà alla tolleranza zero, i proprietari dopo poco si sono dimostrati propensi a trattare  per evitare ricadute negative sulla loro reputazione nel quertiere.
Si è ottenuto quindi un rinvio sino ai primi di giugno. Oltre la mamma e la bambina, presenti in casa sin dal principio, in tarda mattinata giunge anche il padre che aveva appena ottenuto un nuovo lavoro.
Da registrare il notevole e spropositato uso di forze dell'ordine che, con l'arroganza che li contraddistingue , hanno saputo ancor oggi dimostrarsi forti contro i deboli e sempre a difesa degli interessi dei ricchi prorietari difronte ad evidenti inguistizie sociali.
La famiglia, classica vittima della crisi, si è trovata in difficoltà economiche evidenti successivamente al licenziamento del padre, unico redditto posseduto.
Notevole lo sdegno dei presenti nei confronti  della gestione che, questura prefetto e amministrazione cittadina, hanno avuto per tutta la mattinata con notevole sperpero di denaro pubblico per reprimere necessità sociali.

CASE PER TUTTI/E, SFRATTI PER NESSUNO/A

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