L'ANAGRAFE RESPINGENTE (parte 3^), IL BLACKOUT DEGLI UFFICI!

Gli Uffici Anagrafici del Terzo Municipio di Roma respingono una dichiarazione di residenza perché il cittadino non risulta convivente, al contempo respingono la dichiarazione di convivenza in quanto lo stesso cittadino non è residente, hanno fatto la stessa cosa a un coniuge!

Roma -

A dispetto della mozione appena approvata dal consiglio capitolino, l'anagrafe romana continua a restare respingente.
E' paradossale quanto accaduto presso l'anagrafe del terzo municipio, ove un cittadino si è visto respingere sia la dichiarazione di convivenza di fatto, sia la dichiarazione di residenza. Ad oggi dunque rimane privo della residenza anagrafica cui ha diritto, in forza del titolo di assegnazione dell'alloggio in cui abita con la compagna ed i figli.
Le motivazioni dei respingimenti sono:
1 - per la convivenza la motivazione è che il richiedente non è residente in quanto ha subito una cancellazione per irreperibilità dalla precedente abitazione
2 - per la residenza viene richiesto invece che il nucleo familiare venga ampliato, ma ciò è concesso solo dopo aver ottenuto lo status di conviventi!!
Dunque si viene a creare l'assurda situazione in cui se non si è residenti non si ottiene la convivenza e viceversa.
C'è da dire che in molti altri Municipi le residenze a coniugi o conviventi, dopo le prime resistenze, vengono ormai fornite tranquillamente.
Un altro cortocircuito amministrativo generato dall'illegittimo articolo 5 del sedicente piano casa Renzi-Lupi che nulla di buono ha mai portato finora ai cittadini, checché ne dicano i consiglieri di Italia Viva e del centro destra al Campidoglio.
Asia-Usb denuncia quanto accade quotidianamente presso gli Uffici Anagrafici di Roma Capitale, in modo specifico del Terzo Municipio, attraverso il proprio studio legale diffiderà gli Uffici stessi affinché concedano la Residenza a chi la dichiara, nell'osservanza della norma generale sulle residenze e nello spirito della Mozione votata martedì 7 giugno 2022.
Infine vogliamo che il Parlamento Italiano  abroghi gli articoli 3 e 5 della Legge 80 del 2014, i quali non fanno che peggiorare l'emergenza abitativa e creare assurdi ostacoli ai cittadini.
Asia-Usb Roma