L'ASSEMBLEA ASIA/USB A TREVIGLIO RADDOPPIA E RILANCIA

Bergamo -


Ancora più partecipata della scorsa settimana l'assemblea di Asia-Usb che si è svolta a Treviglio

Sabato 13 dicembre.

Come concordato nell'incontro precedente, che aveva avuto un carattere più informativo rispetto alla decisione del governo Renzi/Lupi di mettere all'asta tutte la casa popolari, gli abitanti sono arrivati carichi e decisi a mettersi in gioco direttamente con tutte le iniziative possibili per contrastare questa decisione demenziale.

Ovviamente è stata accolta con entusiasmo la notizia che grazie alle numerose mobilitazioni in molte città del paese e in particolare l'importante manifestazione di Roma del giorno 11 dicembre, ha strappato il congelamento del decreto Lupi sulla vendita all'asta delle case e ha strappato l'impegno per una  convocazione per gennaio 2015 di un successivo incontro per conoscere in anticipo il testo del decreto che verrà riscritto e per discutere sull’utilizzo dei 467 milioni che l’art. 4 della legge 80/2014 impegna per la riqualificazione delle case popolari.

Tuttavia tutti hanno manifestato la necessità di tenere alta la guardia perché di questo governo e dei suoi rappresentanti non ci si può fidare.

E' stato ribadito anche la necessità di interessare l'amministrazione comunale di Treviglio per chiedere di prendere una posizione ufficiale contro la vendita a qualsiasi titolo e modalità delle casa popolari.

Si è pertanto deciso di chiedere all'amministrazione comunale e al sindaco un incontro aperto con tutti gli abitanti delle case popolari e i tutti i cittadini di Treviglio per chiedere;

di esplicitare pubblicamente e istituzionalmente la propria contrarietà alla vendita delle case   popolari,

di i impegnarsi affinché parte di quanto verrà stanziato a livello nazionale come previsto dalla legge 80/2014 art. 4  possa essere utilizzato per ristrutturare le casa popolari di Treviglio.

Verranno predisposte nei prossimi giorni dagli abitanti  e dagli attivisti di Asia Usb delle bandiere da esporre dalle finestre degli appartamenti con scritto "Giù le mani dalle case popolari". Questa iniziativa è stata individuata come utile per comunicare anche agli altri cittadini quanto sta avvenendo.

Nell'assemblea alcuni cittadini hanno riportato che in quel momento dall'altra parte della città  era in corso un presidio con raccolta firme da parte di 5 attivisti della destra xenofoba per chiedere che le case popolari vengano date ai cittadini italiani.

La notizia è stata sdegnata fortemente e chiaramente dall'assemblea, la quale  invece rilancia la necessità dell'unità di tutti contro chi tenta di dividere per espropriare di diritti i cittadini, i lavoratori e non, di ogni età e  nazionalità.