Poche case per la graduatoria, tante per il bilancio. La gestione Ater non aiuta la città

La relazione sui dati delle assegnazioni efettuate da Roma Capitale, relative ai soli alloggi resi disponibili dalla proprietà dell'Ater di Roma, evidenzia un basso numero di case date per la graduatoria e un indirizzo "di bilancio" dell'Azienda che gestisce la maggior quota di Edilizia Residenziale Pubblica in città. Dal canto suo Roma Capitale non ha brillato per rapidità ed efficienza.

Roma -

Ci dispiace dirlo, ma l’Azienda che per consistenza di patrimonio maggiormente incide sulle politiche pubbliche abitative di questa città, nel 2024 ha decisamente contribuito al rallentamento di assegnazioni di alloggi alla graduatoria delle case popolari di Roma, in cui ormai attendono una casa quasi 18 mila nuclei familiari.

A certificare questo dato è l’Ater stessa, in risposta ad un accesso civico generalizzato inoltrato dall’Asia-Usb. In tutto il 2024 infatti le case rese disponibili per l’assegnazione alla graduatoria sono state 87 (media di poco superiore a 7 alloggi al mese). Un dato bassissimo che, se accoppiato al numero di alloggi dismessi (543 è la differenza di alloggi in proprietà fra il bilancio 2023 e il bilancio 2024) ed il numero di alloggi impegnati in progetti come l’Housing Sociale e la vendita all’asta (ben 548!) restituiscono l’immagine di un’Azienda la cui mission non è più quella di garantire l’accesso a un alloggio pubblico per chi partecipa al bando Erp 2012 di Roma Capitale.

L’ente comunale d’altronde, destinatario della stessa richiesta di accesso civico (ad oggi inevasa), incaricato all'assegnazione di tutto il patrimonio Erp (quello comunale appunto e quello regionale), non ne esce bene. Secondo il documento infatti, dei 108 alloggi comunicati dall'Ater al Comune e disponibili per far scorrere la graduatoria dal 01 gennaio 2024 al 15 marzo 2025, ne risultano ancora 75 da assegnare (al 27 marzo).  Se i dati sono esatti gli alloggi dell'Ater assegnati dal Comune di Roma agli aventi diritto sarebbero 33. Seppur rilevando un miglioramento rispetto al passato, crediamo che l’ufficio assegnazioni del Comune possa e debba fare di meglio, visto il compito centrale che svolge, ossia quello di attenuare l’enorme tensione abitativa della città.

Un ultimo punto: gli alloggi dell'Ater di Roma ad oggi non disponibili perché in attesa di verbale tecnico o perché posti sotto sequestro, sono ben 309, quasi il triplo delle disponibilità totali riservate alla graduatoria negli ultimi 15 mesi. Non siamo ai livelli lombardi, ma il trend ci sembra preoccupante.

Come spesso ripetiamo di fronte ai numeri della questione abitativa romana occorre concentrare tutti gli alloggi al fabbisogno che la città esprime, l’indirizzo di bilancio dell’ente che maggiormente detiene case popolari in città è frutto di una visione politica che contrastiamo e non abbiamo mai condiviso, né oggi, con la graduatoria satura e la città piena di alloggi vuoti, né in passato, quando a guidare le dismissioni e le “valorizzazione” del Patrimonio Pubblico era la Giunta Zingaretti.

Asia-Usb Roma